Netflix sta per tornare a finanziarsi sui mercati con l’emissione di un nuovo bond da 2 miliardi di dollari, suddiviso in due tranche, di cui una nella valuta americana e l’altra in euro. Data dell’emissione, durata e cedola verranno comunicate nei prossimi giorni. Il colosso dei video online ha fatto sapere che i proventi dell’operazione verranno utilizzati per “scopi aziendali generali che possono includere acquisizioni di contenuti, produzione e sviluppo, spese in conto capitale, investimenti, …”.
La società ha rating “junk” o “spazzatura” per le principali agenzie di valutazione.
Al 30 settembre scorso, il fatturato annuale risultava di 18,9 miliardi di dollari, mentre il debito a lungo termine di 12,6 miliardi, sostanzialmente dei due terzi. Tuttavia, rispetto all’utile cumulato nei 12 mesi e pari a 1,2 miliardi, parliamo di un livello di indebitamento di oltre 10 volte superiore. Ma la stessa Wall Street punta evidentemente a un’accelerazione dei profitti, se è vero che capitalizza Netflix a 122 miliardi, circa 86,5 volte l’utile annuo, segno che anche gli azionisti stiano comprando il titolo confidando che maturerà maggiori utili, accomunati agli obbligazionisti dall’ottimismo per il futuro.