Obbligazioni perpetue: Volkswagen rende il 5,50%

Il bond subordinato Volkswagen (XS1206541366) paga una cedola del 3,50% e ha perso più del 20% dal lancio. Tutti i dettagli
9 anni fa
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I bond Volkswagen continuano a perdere terreno in borsa e i rendimenti si fanno più interessanti. Fra le obbligazioni della casa automobilistica di Wolsburg, finita al centro di uno scandalo internazionale per via delle emissioni inquinanti dei propri motori diesel, segnaliamo il bond perpetuo Volkswagen International Finance N.V. 3,50% da 1,4 miliardi di euro (XS1206541366) emesso sei mesi fa e che ha raggiunto oggi quotazioni decisamente interessanti. Emesso lo scorso 20 marzo al prezzo di 98,57, ha superato la pari nei mesi successivi per poi crollare di oltre il 20% in questi giorni a causa dello scoppio dello scandalo sui motori tarocchi.

Al prezzo di 76,50, il bond subordinato Volkswagen rende oggi il 5,52% fino alla data della prima call che scatta il 15 marzo 2030. Un rendimento di tutto rispetto per un emittente di livello di standing elevato e rating A secondo le agenzie internazionali. Più nel dettaglio, l’obbligazione paga una cedola fissa annua del 3,50% il 20 marzo di ogni anno fino al 2015, poi, se il bond non verrà richiamato, gli interessi matureranno in forma variabile nella misura del 3,06% sopra l’indice Euribor Swap rate fino al 2050 e del 3,81% oltre il 2050.   Obbligazioni perpetue Volkswagen International 3,50%   Le obbligazioni perpetue, come noto, sono subordinate e, in caso di difficoltà dell’emittente, possono sospendere il pagamento degli interessi. In alcuni casi, le cedole possono essere recuperate successivamente (ma non è il caso del bond Volkswagen) senza perdita di soldi. In questo momento il bond perpetuo Volkswagen soffre per le future ricadute a livello economico sul gruppo per gli anni a venire, ma anche per l’esercizio in corso per il quale il management ha già disposto un accantonamento di 6,5 miliardi di euro per fronteggiare il calo di utili e le probabili sanzioni USA sui gas inquinanti che – secondo i primi calcoli – potrebbero raggiungere i 18 miliardi di dollari. Una cifra che – a detta degli analisti – è oltremodo pessimistica e che sicuramente verrà ridimensionata col passare del tempo.
Il rating di Volkswagen, inoltre, non è al momento a rischio – dice Fitch in una nota – in attesa di valutare attentamente quale sarà l’impatto dello scandalo sugli utili del gruppo nel medio periodo all’indomani di quella che è stata già definita una guerra commerciale fra Europa e USA.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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