Obbligazioni Ubi Banca 4,25% 2026 in quotazione sul MOT

Le obbligazioni Ubi Banca 2026 (XS1404902535) sono negoziabili su ExtraMOT per tagli da 100.000 euro. Caratteristiche del bond subordinato
9 anni fa
1 minuto di lettura
ubi

Il bond Ubi Banca a 10 anni, lanciato il mese scorso, si appresta a sbarcare sul mercato telematico ExtraMOT. Con un comunicato, Borsa Italiana annuncia l’avvio delle negoziazioni per il 21 giugno 2016 della nuova obbligazione del gruppo bancario Ubi Banca (rating emittente Baa1/BBB-/BBB+). Ubi Banca lo scorso 5 maggio ha effettuato un’emissione obbligazionaria subordinata di tipo “Tier 2” con scadenza a 10 anni (rimborsabile anticipatamente al quinto anno), per un ammontare di 750 milioni di euro. L’obbligazione subordinata Ubi Banca 2026 corrisponde una cedola fissa del 4,25% e ha un prezzo di emissione pari a 100%, equivalente a uno spread del 4,182% sopra il tasso swap di pari scadenza.

Il bond (codice ISIN XS1404902535), riservato agli investitori istituzionali in fase di sottoscrizione, rappresenta un test importante dell’appetito del mercato per la carta subordinata in un momento delicato per il sistema bancario italiano, col governo che tenta di imprimere una svolta ai problemi del settore. Anche perchè, dopo il salvataggio deciso dal governo a fine 2015 di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara, con l’azzeramento dei bond subordinati dei quattro istituti, il canale retail della raccolta obbligazionaria in Italia si è di fatto chiuso. Quello di Ubi è il secondo Tier2 lanciato quest’anno da una banca italiana, dopo quello di Intesa Sanpaolo di inizio gennaio, in dollari.    

Obbligazioni Ubi Banca Tier 2 2026 XS1404902535  

L’operazione di Ubi Banca, che riapre il mercato del Tier 2 denominato in euro per le banche italiane, ha visto una forte domanda, a conferma dell’elevata qualità del credito di Ubi Banca, proveniente circa 180 investitori istituzionali e ordini per circa 1,5 miliardi di euro con la seguente ripartizione geografica: Italia (54%), Regno Unito (13%), Francia (12%), seguite da Germania/Austria (6%), Svizzera (4%), Paesi nordici (3%) e altri (8%). L’allocazione per tipo di investitore è la seguente: fondi d’investimento (71%), banche e banche private (17%), assicurazioni e fondi pensione (9%), altro (3%). L’obbligazione, riservata agli investitori istituzionali, fa parte del Programma EMTN di UBI Banca ed è stata quotata alla quotata alla Borsa irlandese con taglio minimo di negoziazione pari a 100.000 euro.

In ragione dello status subordinato, i rating attesi sono i seguenti: BB (S&P) / Ba2 (Moody’s), BBB- (Fitch), BBB (DBRS). JP Morgan ha agito in qualità di Global Coordinator mentre Barclays, Credit Suisse, HSBC, Morgan Stanley e Natixis hanno agito in qualità di joint bookrunner. Ubi, con un rapporto Cet1 al 12,08% e un volume di sofferenze relativamente basso (13,4 miliardi), è tra le istituzioni finanziarie impegnate nel fondo Atlante, chiamato a dare sostegno alle banche più in difficoltà del paese.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Obbligazioni BEI in pesos messicani rendono più del 5%

Articolo seguente

Modello Unico 2016: rateizzazione, scadenza, saldo e acconto