Obbligazioni Unicredit a 13 anni ‘non callable’, ecco quello che c’è da sapere sulla nuova emissione

In corso di emissione le nuove obbligazioni di Unicredit della durata di 13 anni e senza possibilità di rimborso anticipato per l'emittente.
8 mesi fa
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Obbligazioni Unicredit a 13 anni, nuova emissione
Obbligazioni Unicredit a 13 anni, nuova emissione © Licenza Creative Commons

E’ in corso da lunedì 11 marzo fino al venerdì 22 marzo l’emissione di nuove obbligazioni da parte di Unicredit. Esse avranno una durata iniziale di tredici anni, poiché arriveranno a scadenza in data 11 marzo 2037 (ISIN: IT0005585853). Saranno negoziabili sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana, segmento Bond-X. Il lotto minimo è stato fissato in 10.000 euro, importo alla portata dei più. Si tratta di un bond “non callable”, cioè l’emittente non ha la facoltà di procedere al rimborso anticipato a sua discrezione.

E questa è una garanzia per gli obbligazionisti, i quali potranno confidare sull’intera durata dell’investimento.

Maxi-cedola unica a scadenza

La cedola sarà corrisposta in un’unica soluzione alla scadenza e sarà pari al 59,80% del valore nominale del capitale. Questo significa che la cedola nominale annua è stata fissata al 4,60% (4,60% x 13 = 59,80%). Tuttavia, il calcolo va effettuato diversamente. Come diciamo sempre in questi casi, una cosa è riscuotere la cedola periodicamente (in genere, con cadenza annuale), un’altra solamente alla scadenza dopo numerosi anni.

Calcolo del rendimento per obbligazioni Unicredit

Su 10.000 euro di capitale investito nelle obbligazioni Unicredit, riceveremmo in pagamento 5.980 euro tra tredici anni. Il valore di questo incasso risulterà inferiore in termini effettivi rispetto al caso in cui i 5.980 euro ci fossero corrisposti in tredici rate annuali da 460 euro ciascuna. Dal punto di vista matematico, si applica la formula dell’interesse composto: (1+ i)∧1/13. Essa ci esita quanto segue: il 59,80% tra tredici anni equivale ad un tasso medio annuo lordo del 3,67%. A titolo di confronto, offrono meno del BTp 2037. E considerando che la ricevuta fiscale sui titoli di stato sia del 12,50%, mentre sui rendimenti dei bond privati sale al 26%, l’emissione in corso non si rivela remunerativa a sufficienza.

Dunque, questo sarebbe il rendimento effettivo offerto dalle nuove obbligazioni Unicredit. Chiaramente, non è detto che l’investitore debba mantenere il titolo in portafoglio fino alla scadenza.

Può accadere che decida di rivenderlo prima. In quel caso, gli sarà pagato dall’acquirente il capitale al prezzo vigente sul mercato in quel momento, oltre al rateo attivo maturato.

Rateo attivo con rivendita anticipata

Supponiamo che l’investitore rivenda le obbligazioni Unicredit esattamente dopo cinque anni. Per semplicità di calcolo, immaginiamo che il prezzo di cessione sia sempre alla pari. Il rateo attivo per la cedola sarà pari a: 4,60% x 5 = 23%. Su un lotto minimo di 10.000 euro, riceveremmo 2.300 euro lordi a titolo di interesse. Quale sarà stato il rendimento? Sempre con la formula dell’interesse composto, otteniamo circa il 4,23% medio annuo.

Obbligazioni Unicredit, rendimento effettivo decrescente

Come noterete, prima avviene il disinvestimento, più alto il rendimento medio annuale. Questo è ovvio: una rivendita delle obbligazioni Unicredit nei primi anni fa sì che il valore della maxi-cedola incassata tenga, mentre quando la rivendita avviene in prossimità della scadenza il suo valore tende a decrescere sempre più. Il rendimento annuale più alto si avrebbe dopo un anno e coinciderebbe con il tasso nominale della cedola del 4,60%.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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