Ieri, Unicredit ha lanciato il primo bond senior preferred benchmark “callable” sul mercato bancario europeo. Si tratta di obbligazioni a 6 anni e che potranno essere rimborsate anticipatamente dopo 5 anni. L’importo collocato è stato di 1,25 miliardi di euro, a fronte dei quali sono stati raccolti ordini per 4,3 miliardi. L’ottima accoglienza tra i 300 investitori istituzionali ha consentito alla banca italiana di abbassare dai +185/190 sopra il tasso “midswap” della “guidance” iniziale a +155 il rendimento offerto. Il titolo reca cedola dell’1,25% ed è stato emesso a un prezzo di 99,663.
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Il bond non è subordinato e nella scala di sicurezza per l’investitore offre maggiori garanzie, trattandosi di un titolo senior, cioè che avrebbe la precedenza in fase di rimborso, nel caso di “bail-in”, rispetto non solo alle azioni, ma anche al debito non garantito o “unsecured”.
Al termine del quinto anno, possono accadere due cose: che la banca richiami il bond e lo rimborsi in anticipo, oppure che il rimborso anticipato non avvenga. In questo secondo caso, Unicredit riconoscerà per l’ultimo anno fino alla scadenza una cedola pari all’Euribor a 3 mesi + uno spread di 155 punti base. Allo stato attuale, ciò equivarrebbe a corrispondere all’obbligazionista un tasso cedolare dell’1,23%.
Quale rendimento?
Ipotizziamo che il rimborso anticipato non avvenga. Quale sarà il rendimento alla scadenza delle obbligazioni Unicredit? Dipende ovviamente dal livello dell’Euribor tra 5 anni. Supponiamo che questo rimanga ai livelli attuali. In definitiva, il rendimento medio annuo al giugno 2025 sarà stato dell’1,26%. Se, invece, l’Euribor salisse a zero, il tasso cedolare nell’ultimo anno sarebbe dell’1,55% e il rendimento medio si attesterebbe nell’intero periodo all’1,304%. Si consideri che oggi investire in un BTp a 6 anni rende circa l’1,52%, per cui il bond di Unicredit appena emesso si mostra perlopiù una scommessa degli istituzionali sull’Euribor.
Perché Unicredit ha emesso un bond in dollari così costoso?
Il rating del bond è pari a “Baa1” per Moody’s e “BBB” per Fitch e Standard & Poor’s. Unicredit ha ricoperto il ruolo di Sole Book Runner e Lead Manager, mentre ABN Amro, Barclays, BBVA, Commerzbank e Natixis hanno funto da Joint Lead Managers.