Obbligazioni zero coupon: IBRD 2020 in lire turche

IBRD (World Bank) ha collocato bond zero coupon in lire turche a tre anni (XS1568905969 ). In negoziazione sul MOT per importi da 10.000 TRY
8 anni fa
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International Bank of Recontruction (gruppo World Bank) ha collocato presso Borsa Italiana nuovi bond in lire turche. Sono infatti in negoziazione da oggi sul segmento EuroMOT obbligazioni senior unsecured zero coupon, cioè senza cedola, con l’obiettivo di finanziare progetti di sviluppo nei Paesi membri beneficiari. In questo caso, la Turchia.

Le obbligazioni IBRD ZC 2020 offrono agli investitori un’opportunità di condividere la missione della Banca Mondiale e di partecipare al raggiungimento di questi obiettivi di crescita e sviluppo. Con questa emissione,  IBRD offre obbligazioni denominate in lire turche, dedicate agli investitori italiani che saranno quotate a partire da oggi sul mercato MOT di Borsa Italiana, dove Bnp Paribas agirà in qualità di Liquidity Provider.

 

Obbligazioni IBRD zero coupon 2020 in lire turche

 

Le obbligazioni IBRD, dette anche “IBRD TRY Zero Coupon Notes due 24 February 2020”, sono state collocate a 73,25  per un importo di 250 milioni di lire turche (TRY). Il bond senior unsecured (codice ISIN XS1568905969 ) non corrisponde cedole e va a scadenza il 24 febbraio 2020 con prezzo di rimborso a 100. Su EuroMOT il titolo è negoziabile per importi minimi di 10.000 TRY, circa 2.500 euro, e multipli analoghi. Attualmente il prezzo è di 73,10 e offre un rendimento del 11% a scadenza. Il rating dell’emittente è AAA per tutte le agenzie ed è quindi il massimo nella scala valori delle società che emettono debito. Per ulteriori informazioni, è possibile prendere visione del prospetto completo presso il sito di Borsa Italiana.

 

Vantaggi e svantaggi dei bond World Bank in lire turche

 

Fra i vantaggi dell’investimento in obbligazioni BRDI zero coupon in lire turche c’è la solidità dell’emittente che – come detto – gode di rating ai massimi livelli (AAA) da parte delle agenzie di internazionali di valutazione e la tassazione agevolata (12,5%) sui guadagni di borsa, cioè cedole e capital gain. Il rischio è che, in mancanza di adeguate coperture sul cambio alle quali sono abituate solo gli investitori professionali, si possa perdere l’intero guadagno in termini di rendimento da qui al 2020, quando scade il bond, e magari anche qualcosa di più.

Tutto dipenderà dall’andamento del cambio: se la lira turca continuerà a indebolirsi nei confronti delle monete forti, per l’investitore retail non ci sarà da aspettarsi grandi performance. Di contro, se la lira turca tornerà a rafforzarsi in seguito al miglioramento del quadro economico e politico in Turchia (come sembrerebbe ultimamente), allora anche i guadagni saranno più che generosi.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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