Mercoledì 10 luglio il Tesoro terrà la consueta asta mensile per l’emissione dei nuovi Bot a 12 mesi. L’importo offerto sarà di 8 miliardi di euro. La data di regolamento è fissata per venerdì 12, mentre la scadenza sarà in data 14 luglio 2025. Pertanto, i titoli del debito pubblico italiano avranno una durata di 367 giorni.

Taglio tassi ed elezioni francesi

L’emissione avverrà in un contesto di mercato peculiare. La Banca Centrale Europea ha iniziato a tagliare i tassi di interesse a giugno, ma è molto difficile che faccia il bis questo mese.

Più probabile che un secondo taglio arrivi a settembre per un altro 0,25%. E ci sono le tensioni legate alle elezioni francesi a tenere banco sui mercati. La sinistra ha vinto clamorosamente, ribaltando il risultato del primo turno, anche se adesso non si capisce chi e in base a quale programma potrà governare nei prossimi anni nella seconda economia dell’Area Euro.

Quale potrà essere il prezzo esitato all’asta dei nuovi Bot a 12 mesi? Sappiamo che, in questa fase, il rendimento annuale viaggia in area 3,50%. All’asta di giugno, esso si attestò al 3,58% e il prezzo di aggiudicazione fu di circa 96,50 centesimi. Sappiamo anche che la domanda sarà teoricamente elevata per l’occasione. Infatti, questo venerdì scadranno Bot annuali per l’importo di 10,3 miliardi. Le dimensioni del debito pubblico non aumenteranno con l’emissione, anzi si ridurranno di oltre 2 miliardi.

Asta Bot, ecco possibile prezzo

Basterà agli investitori rinnovare le scadenze per far sì che gli ordini all’asta dei Bot siano sufficienti a coprire l’offerta. Ci aspettiamo, sempre che le condizioni di mercato non varino nel frattempo, che il prezzo esitato si attesti in area 96,60 centesimi. Il rendimento per questo genere di bond è dato solamente dalla differenza tra il prezzo di rimborso alla scadenza e il prezzo di acquisto.

Non ci sono cedole. Per gli investitori l’opportunità di impiegare liquidità per un breve periodo in maniera redditizia. I rendimenti su questo tratto della curva sono destinati a scendere per effetto dell’allentamento monetario appena iniziato.

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