Anche a luglio si terrà l’asta mensile per l’emissione dei titoli di stato a medio-lungo termine. Saranno quattro i bond del Tesoro offerti per un controvalore complessivo massimo di 9,25 miliardi di euro. Tra questi troviamo il nuovo BTp a 10 anni per un importo compreso tra 4 e 4,5 miliardi. Farà di gran lunga la parte del leone. Il Tesoro aveva reso noto con il calendario del terzo trimestre che avrebbe emesso tra luglio e settembre il nuovo “benchmark” decennale. Ed è probabile che il lancio già nei prossimi giorni sia legato alla finestra di opportunità apertasi con il calo sia dello spread che dei rendimenti italiani.

Anche se c’è stata una loro risalita sin dalla seduta di ieri.

Cedola 3,85% e scadenza febbraio 2035

Il nuovo BTp a 10 anni arriverà a scadenza in data 1 febbraio 2035 e offre cedola annuale lorda del 3,85%, come sempre corrisposta su base semestrale. In pratica, il tasso non varia rispetto all’attuale bond decennale di riferimento con scadenza 1 luglio 2034. Questi rende attualmente poco più del 3,80%. Tenuto conto che il titolo in lancio all’asta avrà una durata iniziale più lunga di sette mesi, è ipotizzabile che sarà emesso alla pari o poco sotto di essa. Chiaramente, a parità di condizioni di mercato da qui alla data dell’asta.

Le altre emissioni in asta

Oltre al nuovo BTp a 10 anni ci saranno ben due bond quinquennali. Uno con scadenza 1 febbraio 2029 e cedola 4,10% (ISIN: IT0005566408) e l’altro con scadenza 1 luglio 2029 con cedola 3,35% (ISIN: IT0005584849). Si tratta rispettivamente della nona tranche per 1,25-1,50 miliardi e dell’undicesima tranche per 1,25-1,75 miliardi. Il rendimento su questo tratto della curva viaggia in area 3,25%.

Infine, il CcTeu 15 aprile 2032 con spread 1,05% sull’Euribor a 6 mesi (ISIN: IT0005594467). Settima tranche per 1-1,5 miliardi. Questo bond quota intorno alla pari sul mercato secondario ed esita un rendimento di circa l’1,05%, al netto del tasso a cui è agganciato.

Ciò porta a prevedere un Euribor a 6 mesi medio del 2,40% per i prossimi quasi otto anni, cioè fino alla scadenza del titolo. Al momento, esso viaggia a poco più del 3,60%.

Nuovo BTp a 10 anni allettante anche post-inflazione

L’investitore ha ancora l’opportunità, particolarmente tramite il nuovo BTp a 10 anni, di puntare sul tratto lungo della curva a tassi di tutto rispetto. Al netto dell’aliquota fiscale, la cedola sarebbe ancora di quasi il 3,37%. Anche scontando un’inflazione italiana pari al target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea, otteniamo un rendimento netto reale positivo e persino superiore all’1% annuo. Che siano le ultime occasioni per mettere a frutto la liquidità a tassi promettenti?

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