L’annuncio era nell’aria ed è arrivato nella mattinata di oggi: Banco Bpm eserciterà la call in relazione al bond subordinato Additional Tier 1 (AT1) emesso nel giugno del 2019 (ISIN: XS1984319316). Il titolo paga una cedola annuale lorda dell’8,75% fino al prossimo 18 giugno, corrisposta su base semestrale. L’ammontare ancora in possesso degli investitori è di soli 76,6 milioni di euro dopo il riacquisto per 223,3 milioni avvenuto nel novembre scorso. L’emissione di cinque anni fa avvenne per l’importo di 300 milioni.

Cedola ancora più alta senza call

Nei giorni scorsi sempre Banco Bpm emetteva un nuovo covered bond della durata di 7 anni e per 500 milioni, a fronte di ordini superiori a 1,6 miliardi.

In quel caso, la cedola fissa annua lorda è stata fissata al 3,25%. L’istituto potrà usare parte della liquidità raccolta per estinguere il debito ben più oneroso. In effetti, il bond subordinato prevede il pagamento di una cedola ancora più elevata nel caso di mancato esercizio della call.

Per i prossimi cinque anni, il tasso lordo verrebbe fissato a premio sul “midswap” a 5 anni di ben 892,10 punti base o 8,921%. Considerato che l’attuale tasso quinquennale di riferimento sia del 3%, la cedola salirebbe a ridosso del 12%. Troppo, avendo l’istituto la possibilità di rifinanziarsi sui mercati a costi ben inferiori. Nel novembre scorso, l’emissione di un altro bond AT1 avvenne con cedola al 9,50% e uno spread a 5 anni di 667,30 punti base o 6,673%.

Rimborso anticipato sopra la pari

Il bond di Banco Bpm sarà rimborsato tra poche settimane al prezzo di 102, sopra il valore nominale e anche alla quotazione alla Borsa di Lussemburgo. Questa si attestava ieri a 100,277. Significa che l’obbligazionista avrà modo di lucrare dall’esercizio della call, anche se dovrà rinunciare ad incassare cedole altissime per i prossimi anni. D’altra parte, l’esercizio della call è quasi scontato in questi casi.

Salvo rarissimi casi, le banche europee effettuano sempre il rimborso anticipato dei bond subordinati emessi per una questione di reputazione, anche qualora convenisse loro protrarre il pagamento delle cedole.

Bond Banco Bpm legato a CET1

Il bond AT1 di Banco Bpm comporta il rischio di un taglio temporaneo del capitale nominale nel caso in cui il CET1 scendesse sotto il 5,125%. Alla fine del 2023, tuttavia, questo indicatore patrimoniale risultava al 14,2%, dunque ben superiore al minimo fissato per fare scattare il trigger. Ad ogni modo, non è più importante dopo l’annuncio di oggi. Il rimborso anticipato estinguerà l’obbligazione.

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