La RAI sbarca anche sul mercato obbligazionario. Dopo il collocamento in borsa delle antenne di Ray Way, Viale Mazzini ha collocato sul mercato dei capitali una obbligazione senior da 350 milioni di euro. L’operazione, pianificata già da settimane, è stata seguita da BofA Merrill Lynch in qualità di coordinatore globale e ha visto la partecipazione di numerosi investitori istituzionali, soprattutto inglesi. L’emissione ha, infatti, fatto seguito a un roadshow europeo di 4 giorni con tappe a Londra, Parigi, Milano, Monaco di Baviera e Francoforte.

Il bond è quindi stato strutturato con una indicazione di rendimento di 140-150 bp sopra il tasso midswap di riferimento e ha visto alla fine richieste che hanno superato quota 800 milioni di euro.

 

Obbligazioni RAI, tasso fisso 1,50% 2020

 

L’obbligazione R.A.I. (Radio Televisione Italiana s.p.a.) è stata prezzata 99,27, con uno spread di 127 punti sopra il tasso midswap per un rendimento del 1,58% per i sottoscrittori. Il bond senior (XS1237519571)  sarà quotato a partire dal 28 maggio presso la borsa di Dublino e negoziabile per importi minimi di 100.000 euro con multipli aggiuntivi di 1.000. RAI corrisponderà una cedola fissa pari a 1,50% il 28 maggio di ogni anno per cinque anni, fino al 2020. La raccolta di fondi servirà alla RAI per rifinanziare parte del debito nei confronti delle banche a un tasso triplo rispetto a quello offerto dal bond che permetterà, a regime, un risparmio di circa 6 milioni di euro all’anno. ‘Siamo estremamente soddisfatti del risultato – ha dichiarato il direttore generale, Luigi Gubitosi – che assicura un funding a Rai a prezzi estremamente convenienti e siamo felici della fiducia che ci hanno dimostrato le principali istituzioni finanziarie italiane ed internazionali’. Moody’s ha assegnato all’obbligazione RAI un rating Baa3. Gli analisti ritengono che la società radiotelevisiva controllata dallo Stato goda di un buon posizionamento sul territorio e nella società.

RAI ha il 37,5% del mercato e (audience) e trae la maggior parte delle proprie risorse finanziarie dal “canone” che rappresentano circa i due terzi dei ricavi. Oltre a ciò, RAI gode del supporto dello Stato. Nonostante il calo della raccolta pubblicitaria – osservano gli esperti di Moody’s – l’outlook di RAI è stabile, confortato da una buona posizione di cassa (220 milioni nel 2014) e dal piano di investimenti che il Cda ha programmato acnhe con la liquidità derivante dall’emissione del bond

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