Dopo lunghe trattative è stato finalmente trovato un accordo per la ristrutturazione dei bond sovrani emessi dall’Ucraina per un controvalore di 19,7 miliardi di dollari. L’intesa riguarda tredici titoli oggetto di “congelamento” dei relativi pagamenti sin dall’invasione russa nel febbraio del 2022. Essa durerà fino al prossimo mese di agosto. I creditori privati appartenenti al Ad Hoc Group detengono il 22% dell’intero importo. Il governo di Kiev ha fatto sapere che creditori esterni in possesso di un altro 3% hanno aderito all’accordo.

Termini dell’accordo di ristrutturazione

Esso prevede la cancellazione del 37% del debito per un controvalore di 8,67 miliardi di dollari. Si calcola che i risparmi per Kiev saranno pari a 11,4 miliardi per i prossimi tre anni, il 90% rispetto ai pagamenti altrimenti previsti. In ottemperanza all’accordo, saranno emesse due nuove serie di bond dell’Ucraina. Una prima avrà scadenze tra il 2029 e il 2036, emesse ad un valore del 40% rispetto ai crediti vantati, con ammortamento a partire dal 2029 e cedole che scatteranno sin dal prossimo anno. Esse saranno dell’1,75% e fino al 4,50% dal 2026.

Ci sarà una seconda serie di bond ucraini per un valore pari al 23% dei crediti vantati e con scadenze comprese tra il 2030 e il 2036. Non ci saranno cedole, ma se la crescita del Pil supererà i target del Fondo Monetario Internazionale (FMI) di almeno il 3% e fino al 7,5% entro il 2028, il valore del capitale salirà fino al 35% dei crediti vantati dagli investitori.

Effetto Trump

Con questo accordo l’Ucraina spera di ritagliarsi quei margini per potere intervenire a sostegno del suo immenso sforzo bellico contro l’invasione russa. E’ probabile che sulle trattative abbiano influito le recenti vicissitudini politiche americane. Il sostegno di Washington a Kiev non sarà più scontato se a novembre vincerà Donald Trump, dato in testa alle intenzioni di voti nei sondaggi. A questo punto, per le autorità di Volodymyr Zelensky è stato preferibile concedere qualcosa di più sui bond “congelati” dell’Ucraina, pur di portare a casa un risultato in prospettiva essenziale per accrescere le proprie disponibilità finanziarie nei prossimi mesi.

Bond Ucraina, accordo in funzione prestiti FMI

Sebbene nulla sia stato messo nero su bianco, le parti hanno altresì concordato un nuovo accordo di ristrutturazione per il 2027, una data volutamente lontana da oggi ed entro la quale, si spera, l’impresa bellica si sarà conclusa. L’accordo sui bond dell’Ucraina è servito anche, se non soprattutto, a sbloccare i prestiti di organismi internazionali come l’FMI. Essi richiedono il previo caricamento delle perdite sui creditori privati. Se l’operazione avrà l’ok di Washington, arriveranno nuovi aiuti a Kiev.

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