Le elezioni europee non hanno portato bene ai titoli di stato italiani. E questa volta i risultati nazionali non c’entrano. E’ la Francia di Emmanuel Macron l’epicentro delle nuove tensioni finanziarie. Il presidente ha sciolto l’Assemblea Nazionale per indire elezioni anticipate al 30 giugno dopo la dura batosta ricevuta dal suo partito, doppiato dalla destra di Marine Le Pen. In questo marasma, i rendimenti sono saliti in tutto il Sud Europa, dove gli spread con la Germania si sono allargati.

Il BTp 1 luglio 2034 con cedola 3,85% (ISIN: IT0005584856), attuale benchmark decennale, è arrivato a scivolare fino a un minimo di 98,56 centesimi nella seduta dell’11 giugno scorso. Rispetto ai massimi di metà maggio, un deprezzamento di quasi il 3%.

Probabile rialzo delle quotazioni entro pochi mesi

Mentre scriviamo, il bond del Tesoro risulta salito a 99,60 centesimi, restando sotto la pari, pur a +1% sui minimi. Offre intorno al 3,95% in termini di rendimento. E questa è una grossa opportunità di acquisto per coloro che fossero interessati ad entrare sul mercato sovrano. Il BTp 2034 attualmente rende a spread di 155 punti base o 1,55% sul Bund. Viaggiava fin sotto 130 o 1,30% prima delle elezioni europee. Questo implica un aumento del differenziale nell’ordine di un quarto di punto percentuale.

In valore assoluto, il rendimento del BTp 2034 si attestava in area 3,80% prima del voto. Dunque, esistono margini per un discreto rialzo dei prezzi, indipendentemente dalle prossime mosse della Banca Centrale Europea (BCE) sui tassi di interesse. A patto, com’è ovvio, che le tensioni di questi giorni rientrino.

BTp 2034 sceso a prezzi bassi

A proposito di tassi, la BCE ha iniziato a tagliarli di un quarto di punto percentuale. A luglio è improbabile che conceda il bis, mentre l’attenzione si sposta per settembre. Salvo imprevisti sul fronte dell’inflazione nell’Eurozona, il costo del denaro dovrebbe scendere per una seconda volta.

Di lì in avanti, le aspettative d’inflazione saranno determinanti per capire come si muoverà Francoforte. Il punto è che i prezzi dei bond sono scesi a livelli bassi ed è altamente probabile che nel medio termine risalgano per scontare tassi e inflazione minori. Il BTp 2034 tornerebbe ben sopra la pari, consentendo un eventuale disinvestimento con profitto in conto capitale. Male che vada, la cedola effettiva netta sfiora il 3,40% all’anno.

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