Al termine della settimana sui mercati appena iniziata, il Tesoro renderà noti i tassi d’interesse offerti in relazione all’emissione del quarto BTp Futura. Esso avrà scadenza a 12 anni e anche stavolta riconoscerà un doppio premio fedeltà, o per meglio dire lo distribuirà in due momenti diversi. Già oggi, però, vi possiamo dire che la cedola media ponderata del titolo risulta lievitata rispetto a pochi giorni fa.

Il BTp Futura 2033 dovrà confrontarsi con il titolo di stato ordinario con cedola fissa in termini di rendimento.

Ne consegue che dobbiamo monitorare quest’ultimo per capire quale sarà il rendimento del primo. E questo coinciderà con la cedola media, dato che sappiamo che il bond retail è emesso alla pari.

Cedola BTp Futura in risalita

Ebbene, lo spread negli ultimi giorni ha giocato un brutto scherzo al Tesoro. E’ esploso fino a ridosso dei 130 punti base nel corso della seduta di giovedì, mentre la BCE manteneva invariati gli stimoli monetari e l’inflazione di ottobre in Germania e Spagna lievitava ai massimi da circa 30 anni. Il mercato sta scontando la fine del PEPP e dei tassi negativi entro un arco di tempo più ristretto delle precedenti previsioni. E ciò non giova ai titoli di stato italiani.

Per effetto di questo trend negativo, il BTp 2033 offriva venerdì un rendimento lordo dell’1,18%, nettamente superiore all’1,03% di un paio di giorni prima. Un +0,15% in appena due sedute. Poiché crediamo che il BTp Futura offrirà una cedola media ponderata a premio di una decina di punti base, a questo punto la nostra previsione si sposta in area 1,30%. In precedenza, l’avevamo fissata a 1,15%. E chiaramente, ulteriori variazioni potranno avvenire da qui al collocamento, a seconda di cosa accadrà sui mercati in questi giorni.

Ad ogni modo, l’innalzamento dello spread segnala al Tesoro che non potrà essere tirato con le cedole, altrimenti rischia il flop.

Una buona notizia per i papabili sottoscrittori, molto meno per il resto dei contribuenti. Preso in considerazione anche il premio fedeltà, il rendimento annuo complessivo dell’investimento varierebbe tra 1,45% e 1,80%. Siamo ancora sotto i livelli d’inflazione vigenti.

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