Più di tre anni fa, in condizioni di mercato totalmente differenti da quelle odierne, il Tesoro emise il BTp Green 2045 (ISIN: IT0005438004), offrendo una cedola fissa annuale lorda dell’1,50%, corrisposta ogni sei mesi. I green bond sovrani sono titoli di stato dal funzionamento del tutto analogo a quello dei titoli ordinari. La differenza rileva al livello dell’utilizzo dei proventi, che l’emittente s’impegna a destinare in favore della transizione energetica, vale a dire per abbattere l’inquinamento e favorire l’ambiente.

Minimi storici toccati in ottobre

Il BTp Green 2045 è un classico bond del Tesoro a lunga scadenza. Pertanto, esso si mostra assai sensibile alle variazioni dei rendimenti sottostanti. Poiché questi si muovono in direzione opposta ai prezzi, man mano che la Banca Centrale Europea (BCE) alzava i tassi di interesse, le quotazioni di mercato collassavano. Il punto più basso fu raggiunto nell’ottobre scorso a meno di 53 centesimi. Allora, un lotto minimo di 1.000 euro nominali si arrivava ad acquistare per neanche 530 euro. Oggi, la quotazione risulta risalita a 62,85 centesimi.

Quotazione giù, rendimento su

Un bel passo in avanti dai minimi (+19%), ma resta il fatto che il BTp Green 2045 si acquisti a sconto di circa il 37% rispetto al suo valore nominale. In pratica, voi comprate a meno di 630 euro un bond che ne varrà alla scadenza certamente 1.000. Questo accresce il rendimento medio lordo annuale, che in questo momento supera il 4,25%. Al netto dell’imposizione fiscale del 12,50%, pur sempre un ottimo 4%. Alla luce degli ultimi dati sull’inflazione italiana, scesa allo 0,8%, stiamo parlando di un quintuplo.

Altro aspetto interessante riguarda la cedola netta effettiva. Si ottiene dal rapporto tra cedola netta nominale e quotazione. Sfiora il 2,10%. Ciò vuol dire che, anche nel caso di un investimento da portare a scadenza, il BTp Green 2045 ci offrirebbe un cosiddetto rendimento immediato persino leggermente sopra il target d’inflazione del 2% fissato dalla BCE.

E nei prossimi anni le aspettative d’inflazione per l’Italia si aggirano a poco più dell’1%. L’investitore avrebbe tutto il tempo necessario per attendere con calma la risalita delle quotazioni, ove il suo desiderio consistesse nel rivendere il bond a prezzi più alti.

BTp Green 2045 potenziale buon investimento oggi

In conclusione, il BTp Green 2045 è stato un pessimo investimento per chi ha acquistato all’emissione o, comunque, ai prezzi elevati dei mesi immediatamente successivi. Ha inserito in portafoglio un bond con cedola bassa e le cui quotazioni sono crollate. In caso di rivendita, cristallizzerebbe le alte perdite registrate. Viceversa, chi lo acquistasse oggi, avrebbe un asset con rendimento accettabile sia in termini nominali che reali, sempre che l’inflazione italiana non acceleri in maniera veloce e imprevedibile come accadde tra il 2021 e il 2022.

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