Di emissioni ce ne sono già state quattro e una quinta entro la fine dell’anno non la si esclude. Abbiamo detto molto dei BTp Valore, mentre poco è stato il resoconto sul suo costo complessivo a carico dei contribuenti. Finora ci siamo occupati quasi esclusivamente della relativa convenienza dal lato dell’investitore. Il Tesoro un anno fa s’inventò questi titoli dedicati esclusivamente al canale retail con cedole crescenti e un premio fedeltà alla scadenza. Nulla di realmente innovativo, essendo stato una via di mezzo tra BTp Italia e BTp Futura.

Ad ogni modo l’esperimento ha funzionato alla grande. In undici mesi, il governo ha incassato poco meno di 65 miliardi di euro, circa il 70% delle emissioni nette attese in un anno.

Emissioni per 65 miliardi in 11 mesi

Le famiglie avevano tanta liquidità a disposizione da mettere a frutto e le alternative d’investimento sono state ad oggi carenti dal punto di vista del rendimento in rapporto al rischio. Se passiamo dall’altra parte del tavolo, dovremmo parlare di costo dei BTp Valore. Improvvisamente, i rendimenti elevati di queste prime emissioni non non rappresentano un grande affare, sebbene abbiano attirato capitali a sufficienza da più che compensare i minori acquisti delle banche italiane e della Banca Centrale Europea (BCE). L’impatto è stato positivo sullo spread, essendosi il debito pubblico rivelato più stabile e sostenibile di quanto scontato in precedenza dal mercato.

Numeri dei 4 bond retail

Veniamo ai calcoli. Il costo del BTp Valore maggio 2030, cioè l’ultima emissione di un mese e mezzo fa, può essere stimato fino alla scadenza dei sei anni in 2,44 miliardi lordi. Infatti, il Tesoro staccherà cedole trimestrali al tasso annuale del 3,35% per i primi tre anni e del 3,90% per i successivi tre. E questo avverrà su un capitale di 11,23 miliardi. Ci sarebbero anche i 90 milioni al massimo da pagare alla scadenza come premio fedeltà dello 0,8%.

Impossibile, tuttavia, calcolare a priori quanti avranno mantenuto il bond in portafoglio dal collocamento fino alla data del rimborso.

A marzo, il BTp Valore marzo 2030 aveva attirato ordini record per 18,316 miliardi. Tasso del 3% per il primo triennio, del 4% per il secondo. Il costo complessivo sarà di circa 3,85 miliardi. A questi si aggiungono fino a un massimo di 128 milioni di premio fedeltà. Andando a ritroso, l’emissione dell’ottobre scorso fu di 17,19 miliardi. Tasso del 4,10% per i primi tre anni, del 4,50% per i successivi due. Il costo di questo BTp Valore ottobre 2028 fu di 3,66 miliardi, oltre a 86 milioni massimi di premio fedeltà.

Infine, la prima emissione del BTp Valore giugno 2027 da 18,19 miliardi. Tasso del 3,25% per i primi due anni e del 4% per gli ultimi due. In questo caso, il costo si aggirerà entro la scadenza sui 2,64 miliardi, oltre a 90 milioni di premio fedeltà. Il totale fa quasi 12,60 miliardi, al netto dei 394 milioni di premio fedeltà come spesa extra massima. Suddividendo il primo importo per il numero dei residenti nel Bel Paese, pari a 59 milioni di abitanti, otteniamo un onere pro-capite di oltre 210 euro. Tenuto conto dei premi fedeltà, si arriverebbe a un massimo di 220 euro.

Costo BTp Valore sfiora 500 euro a famiglia

In conclusione, il costo dei BTp Valore sin qui emessi sfiora i 500 euro per ogni famiglia. Sarà spalmato nell’arco di massimo sei anni. Chiaramente, coloro che hanno investito in questi bond, otterranno un beneficio sotto forma di rendimento e che almeno in parte ridurrà l’onere a cui saranno chiamati a pagare in qualità di contribuenti. Facendo due conti, ogni famiglia deve avere investito non meno di 2.500 euro per sterilizzare tali costi. Per capitali di importo superiore, il beneficio come investitore supererebbe il costo come contribuenti. In media, l’investimento per questo genere di emissioni si attesta tra 25 e 30 mila euro.

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