Finita la sbornia mediatica per le elezioni europee, la macchina di Via XX Settembre continua a lavorare imperterrita. E questo mercoledì 12 giugno, il Tesoro farà un’altra scorpacciata di titoli del debito pubblico. Emetterà nuovi Bot a 1 anno per il controvalore di 7,5 miliardi di euro. Si tratterà anche della prima emissione dopo il taglio dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea (BCE). Giovedì scorso, il costo del denaro è stato abbassato dello 0,25%, come da previsione.

Caratteristiche dell’emissione

I nuovi Bot a 1 anno avranno scadenza in data 13 giugno 2025, mentre la data di regolamento è stata fissata per questo venerdì 14.

Dunque, i bond del Tesoro debutteranno con durata iniziale di 364 giorni. Sempre questo venerdì, comunque, arriveranno a scadenza altri titoli annuali per 8,8 miliardi. Questo significa che l’emissione non aumenterà i titoli di stato a breve termine in circolazione. Anzi, questi scenderanno di 1,3 miliardi. E il dato rimarca la solida domanda che dovrebbe attendere i nuovi Bot a 1 anno, grazie ai probabili rinnovi di gran parte di quelli in scadenza.

Allo stato attuale, i Bot a 1 anno dovrebbero offrire un rendimento in area 3,55%. Fate attenzione al fatto che i rendimenti non siano affatto scesi lungo la curva dopo il taglio dei tassi BCE. Anzitutto, perché la mossa era stata scontata da settimane e, soprattutto, perché l’allentamento monetario è avvenuto in maniera molto prudente. L’istituto ci ha tenuto a sottolineare che per luglio non esiste alcun percorso predeterminato. In sostanza, improbabile un secondo taglio, che verrebbe rinviato a settembre per via dell’inflazione nell’Eurozona ancora sopra il target del 2%.

Nuovi Bot a 1 anno, possibile prezzo

Per questo ci aspettiamo che il prezzo di aggiudicazione dei nuovi Bot a 1 anno si aggiri intorno ai 96,55 centesimi. Ricordiamo che questi titoli del debito non staccano alcuna cedola e il loro rendimento deriva semplicemente dalla differenza tra capitale rimborsato e prezzo pagato all’emissione o all’acquisto sul mercato secondario.

L’asta sarà competitiva, cioè prevede che gli investitori partecipanti inviino le loro richieste (massimo cinque) in termini di rendimento. Saranno accettati gli ordini a partire dal rendimento più basso fino alla copertura dell’importo indicato dal Tesoro.

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