Oggi il Tesoro ha raccolto in asta altri 8,75 miliardi di euro con l’emissione di tre tranche di altrettanti titoli di stato già in circolazione. Tra questi vi era il CcTeu 15 ottobre 2032 con spread 1,05% (ISIN: IT0005594467). Il rendimento lordo esitato è stato del 5,04%. Come vedremo, si tratta di un particolare bond sovrano agganciato ai tassi di interesse. Prima di ipotizzare un investimento, sarebbe opportuno capirne il funzionamento per non incappare in qualche delusione o vera e propria scottatura.

Calcolo cedola CcTeu 2032

Abbiamo detto che il rendimento lordo è stato superiore al 5%.

Tuttavia, non è come sembra. A differenza dei BTp con cedola fissa, questo bond stacca ogni sei mesi una cedola legata ai tassi. Dunque, quello che oggi è il 5%, tra sei mesi può scendere o salire. Tutto dipende dalle variazioni dei tassi di mercato. Nello specifico, l’aggancio è all’Euribor a 6 mesi. La cedola ogni sei mesi per questo CcTeu 2032 offre l’1,05% in più di questo tasso di riferimento, secondo il suo valore vigente due giorni prima rispetto all’inizio di ogni periodo di godimento.

Nel nostro caso, l’Euribor a 6 mesi a cui la cedola è stata agganciata è quello che si registrava in data 11 aprile, il secondo giorno lavorativo antecedente l’inizio del periodo di godimento in data 15 aprile. Ecco come avviene l’aggancio del bond ai tassi. Si prende il tasso alla data convenuta (3,862%) e lo si somma all’1,05%. Otteniamo per il semestre in corso un tasso cedolare annuale lordo del 4,912%. Tuttavia, a noi interessa ricavare il tasso per il solo semestre compreso tra il 15 aprile scorso e il 15 ottobre prossimo. Esso è composto da 183 giorni su un anno solare teorico di 360 giorni.

Rendimento bond dipende da tassi e quotazione

Dunque, il nostro tasso sarà: 4,912% : 360 x 183 ≅ 2,50%. Questo calcolo va ripetuto di semestre in semestre secondo le indicazioni sopra esposte. Il rendimento dipenderà anche dalla quotazione del bond e non solo dai tassi di riferimento.

Ad esempio, in questo momento il CcTeu 2032 si acquista sul secondario per poco meno della pari, a 99,30 centesimi. Ciò accresce il rendimento potenziale lordo alla scadenza. Nei prossimi anni i tassi saranno verosimilmente abbassati dalla Banca Centrale Europea e, di conseguenza, l’Euribor alle varie scadenze scenderà. Ecco perché le prossime cedole potranno risultare su base annuale inferiori a quel 5% prospettato dall’emissione di oggi.

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