I rendimenti sovrani e corporate sono in rialzo da mesi. Basta guardare al Treasury a 10 anni, una sorta di riferimento mondiale, salito dallo 0,90% di inizio 2021 all’1,55% attuale. In generale, a risentire di più della discesa dei prezzi sono i cosiddetti “safe asset”, i titoli percepiti come sicuri. Ma ecco come guadagnare sfruttando proprio il sali e scendi delle quotazioni nelle fasi di inversione dei trend di mercato.

L’esempio che vi proponiamo è il Bund a 30 anni della Germania. Emesso senza cedola con scadenza 15 agosto 2050, attualmente offre un rendimento dello 0,29%.

Tuttavia, fino al tardo agosto rendeva sottozero, esibendo una quotazione sopra la pari. In neppure due mesi, ha accusato un tracollo di prezzo di quasi il 12%. Ma tra maggio e agosto, lo stesso titolo aveva messo a segno un guadagno del 16%. Viceversa, da inizio anno e fino a maggio, aveva perso più del 16,5%.

Come guadagnare dalle variazioni dei prezzi

Come guadagnare con questo sali e scendi? Anzitutto, bisogna capire che il Bund 2050 ha un’elevata duration, a causa dell’assenza di cedole. Per questo, risulta essere un titolo molto volatile, cioè risente molto delle variazioni dei rendimenti. Essendo un “safe asset”, tende ad apprezzarsi nelle fasi di avversione al rischio e di deprezzarsi quando gli investitori sono propensi a rischiare. E ciò capita rispettivamente durante le crisi economiche, finanziarie, tensioni geopolitiche e nel corso di una ripresa e di allentamento delle tensioni.

Da settimane, i mercati stanno scontando la graduale normalizzazione della politica monetaria con la riduzione dei contagi da Covid. L’inflazione turba i sonni di investitori, governi e banche centrali. I primi vendono bond per pretendere rendimenti nominali più alti. Il Bund 2050 ne paga le conseguenze, anche se resta iper-apprezzato. Offrire meno dello 0,30% per una scadenza di quasi 30 anni è a dir poco niente, considerato che l’inflazione tedesca è ormai salita sopra il 4%.

Ma anche solo ipotizzando che nel lungo periodo si assesti a una media del 2%, uguale al target BCE, significherebbe perdere oltre l’1,70% all’anno di potere d’acquisto. Il segno che il mercato non abbia smesso di avere paura. Il Bund 2050 resta oggetto di acquisti.

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