Nel mese di dicembre l’inflazione nell’Area Euro è tornata a salire su base annuale al 2,9% dal 2,4% di novembre. I rendimenti dei bond sovrani hanno rialzato la testa. Il BTp a 10 anni offriva a metà seduta il 3,85%. Era sceso fin sotto il 3,50% dopo Natale. Lo spread resta sotto i 170 punti base, sebbene si fosse portato a un minimo di 157 punti a fine dicembre. In ogni caso, la tendenza è ribassista per i prezzi in queste prime sedute del nuovo anno. Vi spiegheremo di seguito perché comprare bond può rivelarsi una buona idea per le prossime settimane.

Inflazione su a dicembre, ma come da attese

Ma non siamo dinnanzi a una vera inversione di tendenza. Il calo dei rendimenti tra ottobre e dicembre era stato alimentato dall’atteso taglio dei tassi di interessi nell’Area Euro già per quest’anno. La Banca Centrale Europea (BCE) inizierebbe ad allentare la sua politica monetaria sin dalla fine di questo trimestre, in virtù del crollo dell’inflazione verso il target del 2%. Ancora oggi, il mercato sconta un taglio dei tassi dell’1,50% entro dicembre.

E la risalita dell’inflazione a dicembre? Era stata ampiamente prevista, essendo venuto meno il cosiddetto effetto base che aveva fatto crollato il dato annuale a novembre. Ed è stata in linea con le attese, così come il dato “core” è sceso al 3,4%, ai minimi dall’aprile del 2022. In altre parole, la reazione negativa di queste ore sul mercato obbligazionario non sembra fondata. Non c’è alcuna reflazione in vista, né un cambio di passo presumibile della BCE rispetto alle previsioni dei mesi scorsi. Se così, comprare bond avrà senso proprio adesso che i prezzi hanno ceduto un po’ dai massimi recenti.

Comprare bond per sfruttare il calo dei prezzi

Il BTp 2072, che amplifica le variazioni dei rendimenti sottostanti, era salito a 63,50 centesimi. Oggi, si attesta a 60,17 centesimi.

Anche solo riportandosi ai massimi di poche sedute fa, l’investitore guadagnerebbe il 5,5%. Lo stesso BTp a 10 anni risalirebbe da circa 103,25 a quasi 106. Insomma, ci sarebbero margini di recupero anche senza immaginare una prosecuzione del calo dei rendimenti sotto i livelli pre-natalizi. Quanto all’Italia, l’inflazione è scesa allo 0,6% dallo 0,7%, sotto le attese. Su base mensile, +0,2%. Una notizia minimamente positiva per i BTp Italia, le cui cedole risultano indicizzate proprio alle variazioni dei prezzi al consumo domestici. Ad ottobre e novembre, l’indice FOI aveva ripiegato dai massimi di settembre.

[email protected]