E’ l’ultimo giorno per investire nel BTp Valore con scadenza 10 ottobre 2028 (ISIN “speciale”: IT0005565392). Ci sarà tempo ancora fino alle ore 13.30 per inserire gli ordini dal proprio conto corrente online o recandosi in banca o presso un ufficio postale. La risposta del popolo dei risparmiatori è stata anche stavolta entusiasmante e oltre le aspettative. Le famiglie italiane cercano di sfruttare l’ottima congiuntura sui tassi di interesse per mettere a frutto la propria liquidità, rimasta per anni senza alcuna remunerazione degna di nota.

Ritorno dei Bot people

Sono tornati i Bot people. Così venivano chiamati negli anni Ottanta e Novanta gli italiani che compravano titoli di stato. L’espressione faceva il verso al drammatico fenomeno dei “boat people”, vale a dire i vietnamiti in fuga dal loro paese con i barconi a causa delle dure condizioni di vita dopo la guerra. Ma davvero sta avendo senso investire in BTp Valore o siamo dinnanzi a uno specchietto per le allodole? Cerchiamo di capirlo simulando un investimento di 10.000 euro. Oggi come a giugno, l’ordine medio sfiora i 30.000 euro.

Se decidiamo di investire in BTp Valore la cifra di 10.000 euro, quale sarà quella che mi ritroverò sul conto alla scadenza? Domanda semplice, ma a cui è raro che la stampa abbia fornito sinora una qualche risposta concreta. Bene, sappiamo che il bond offre cedola annuale lorda del 4,10% per i primi tre anni e del 4,50% per gli ultimi due. Alla scadenza, se abbiamo sottoscritto il titolo in fase di collocamento e lo abbiamo mantenuto sino a quel giorno, otterremo anche un premio fedeltà dello 0,50%.

Serve aprire conto titoli

La corresponsione delle cedole sarà per la prima volta su base trimestrale. Questo significa che su 10.000 euro, ogni anno il Tesoro ci verserà sul conto la cifra lorda di 410 euro. Al netto dell’imposta del 12,50%, scende a 358,75 euro.

Questo avverrà fino alla fine del terzo anno. A partire dal quarto e fino alla scadenza, l’accredito salirà a 450 euro lordi, 393,75 euro netti. Infine, il premio fedeltà di 50 euro lordi, 43,75 euro netti. In totale, avremo che il capitale iniziale di 10.000 euro risulterà salito a 1.907,50 euro.

I calcoli, però, non sono finiti. Ci sono altri costi di cui tenere conto. Uno riguarda il conto titoli (o deposito titoli), indispensabile per investire in asset finanziari. Da non confondere con il conto corrente. Esso serve solo per accreditare e prelevare titoli finanziari. Sul valore di mercato delle sue giacenze alla fine di ogni periodo di rendicontazione si applica l’imposta di bollo dello 0,20%. Questo significa che se nel corso del tempo il BTp Valore salisse di prezzo, l’imposta sarà più onerosa. Viceversa, se il prezzo scendere. Una “mini-patrimoniale” che risale al governo Monti.

Investire in BTp Valore, ecco rendimento effettivo

Immaginando un valore di mercato medio di 100, l’imposta di bollo annua si attesterebbe a 20 euro. Sarebbero 100 euro per tutti i cinque anni. E poi ci sono i costi di mantenimento del conto titoli, visto che le banche non forniscono di certo il servizio gratuitamente. Essi variano anche ampiamente da istituto a istituto. Sono legati perlopiù alla tipologia dello strumento negoziato, nonché dal momento dell’investimento, se all’asta o sul mercato secondario. Per investire nel BTp Valore, però, sappiamo che non sono dovute commissioni dagli obbligazionisti. Paga lo stato.

I migliori conti titoli attualmente impongono commissioni annue sui 25 euro sui titoli di stato, al netto di quelle caricate sulle singole operazioni. Dunque, in cinque anni dovremmo mettere in conto almeno 125 euro. Arrotondiamo a 150 euro per ragioni di realismo. In definitiva, investire in BTp Valore ci renderebbe al netto di tutti i costi qualcosa intorno ai 1.650 euro. In termini percentuali, il 16,5%, circa il 3,10% all’anno.

Con un’inflazione italiana mediamente attesa a meno della metà nel quinquennio prossimo, resterebbe un affare.

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