E’ avvenuta ieri con successo anche l’emissione del nuovo bond di Mediobanca, che s’inserisce in un calendario fitto di collocamenti da parte delle banche italiane dopo la pausa estiva. Un segnale incoraggiante per il sistema del credito tricolore, colpito da poche settimane dall’annuncio del governo di una tassa sugli “extra-profitti”. L’importo raccolto è stato di 500 milioni di euro, ma gli ordini sono stati pari a 2 miliardi.

Tipologia emissione obbligazionaria

Nel dettaglio, il nuovo bond Mediobanca è un Sustainability Senior Non Preferred della durata di 4 anni (scadenza nel settembre 2027).

Esso risulta “callable” dopo 3 anni, per cui nel settembre del 2026 l’emittente può esercitare la facoltà di rimborso anticipato del capitale. Grazie alla domanda sostenuta, il rendimento esitato è stato inferiore alle previsioni della vigilia. Esso è sceso da +170 a +145 punti base sul tasso “mid-swap”. Infatti, la cedola è stata fissata al 4,875%.

Elevata la partecipazione degli investitori istituzionali stranieri, i quali hanno inciso per il 73% del totale. La parte del leone l’hanno fatta dopo l’Italia (27%) Germania, Austria e Svizzera con il 22%.

Qual è per la precisione la tipologia del nuovo bond Mediobanca? Abbiamo detto che si tratta di un Sustainability Senior Non Preferred. Questo significa che i proventi saranno destinati a centrare gli obiettivi di sostenibilità fissati dal Piano Strategico “One Brand One Culture” 2023-2026. Inoltre, circa il grado di priorità parliamo di un debito a metà strada tra le obbligazioni senior e quelle junior o subordinate. Praticamente, è appena meno sicuro di un senior vero e proprio, ma più sicuro di tutti i subordinati.

Bond Mediobanca, premio sul BTp molto basso

Quanto al rendimento, al netto dell’imposizione fiscale scende in area 3,60%. Un BTp a 4 anni offre oggi intorno al 3,30-3,35% netto. Dunque, il premio effettivo offerto dal bond Mediobanca appare molto basso. Ciò non ha impedito anche stavolta al mercato di accogliere positivamente l’emissione.

E’ stata una costante dei collocamenti di questi giorni. Se vogliamo, si tratta di un segnale di ottimismo circa l’andamento futuro dell’economia italiana, dato che le banche risentono per la natura del loro business delle condizioni finanziarie in cui versano famiglie e imprese.

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