Nuova emissione per Goldman Sachs, che in settimana ha collocato sul segmento EuroMoT di Borsa Italiana un nuovo bond della durata di 10 anni (ISIN: XS2567540294) per l’importo di 80 milioni di euro. La banca d’affari americana offrirà agli obbligazionisti una cedola fissa lorda del 7,40% all’anno per i primi tre anni. Successivamente, la cedola diventa variabile e pari all’Euribor a 3 mesi. Tuttavia, è previsto un tasso annuo minimo pari a 0 e uno massimo del 7,40%. Dunque, l’investitore è garantito per il caso in cui i tassi di mercato a breve termine scendessero sottozero.

E’ accaduto fino allo scorso anno, prima che la Banca Centrale Europea (BCE) alzasse i tassi di interesse.

Rendimenti minimi e massimi

La cedola del 7,40% è al lordo dell’imposta del 26%. Al netto, scende al 5,476%. Essa sarà corrisposta alle seguenti date: 24 ottobre del 2024, 2025 e 2026. Successivamente e fino alla scadenza del 24 ottobre 2033, la cedola sarà compresa tra un minimo dello 0% e un massimo del 5,476% netto. In pratica, se l’Euribor a 3 mesi scendesse sottozero, il bond Goldman Sachs limiterà la discesa della cedola a 0. In altre parole, non infliggerà perdite in conto capitale agli obbligazionisti. Se l’Euribor a 3 mesi salisse sopra il 7,40%, invece, la cedola si fermerà a tale livello massimo riconosciuto.

Attualmente, l’Euribor a 3 mesi si attesta a poco meno del 4%. Esso risente della politica monetaria della BCE, che ha innalzato in poco più di un anno i tassi sui depositi bancari dal -0,50% al 4%. Negli anni prossimi, il taglio dei tassi sarà molto probabile, sebbene difficilmente si tornerà ai livelli pre-bellici. Dunque, dovremmo attenderci una discesa dell’Euribor e, quindi, della cedola variabile. Scontando lo scenario peggiore, cioè di una cedola variabile sempre uguale a 0, il rendimento netto medio annuo risulterebbe dell’1,64%. Nello scenario migliore, cioè di una cedola variabile sempre ai massimi, s’impennerebbe al 5,476%.

Rischi legati a inflazione italiana

Capite benissimo che la prima ipotesi implicherebbe il rischio di un bond Goldman Sachs incapace di tenere testa all’inflazione. In più, esso si rivelerebbe meno remunerativo di bond concorrenti della medesima durata, compresi i BTp. Nella seconda ipotesi, invece, il rendimento netto reale sarebbe verosimilmente più che positivo, almeno stando alle attuali aspettative d’inflazione di medio-lungo termine in Italia. Per chi acquisterà il titolo sul mercato secondario, poi, il rendimento effettivo dipenderà anche dal prezzo a cui avverrebbe l’investimento: maggiore di quanto detto per prezzi sotto la pari, inferiore nel caso opposto.

Bond Goldman Sachs scommessa sui tassi

In altre parole, il bond Goldman Sachs con cedola mista è una scommessa sull’andamento futuro dei tassi. Il rimborso del capitale alla scadenza sarà al 100%. Esiste teoricamente il rischio di credito per il caso in cui l’emittente non fosse più in grado di restituire il prestito ricevuto. Ma nei fatti è da considerarsi trascurabile. Più elevato il rischio liquidità, ovvero la possibilità che non si formi un adeguato mercato secondario per gli scambi, rendendo più difficile e costoso disinvestire prima della scadenza. Informazioni più dettagliate possono essere rinvenute nella descrizione del prodotto sul sito della banca.