Nella giornata di ieri è avvenuto il settimo collocamento sindacato dell’Unione Europea per quest’anno, nel corso del quale sono stati raccolti 9 miliardi di euro. Altissimi gli ordini, che hanno sfiorato i 150 miliardi in tutto. Bruxelles ha offerto il nuovo Eurobond a 5 anni, scadenza 5 ottobre 2029, per l’importo di 5 miliardi. Le richieste sono state pari a 66 miliardi. La cedola è stata fissata al 2,875% e il prezzo a 99,64 centesimi, esitando un rendimento lordo annuale del 2,952%. Esso è risultato a premio di 11 punti base sul tasso “midswap”, nonché a +43 rispetto al Bund 15 novembre 2029 e a +1 sull’Oat 25 novembre 2029.

Riaperta scadenza a 30 anni

C’è stata anche la riapertura dell’Eurobond a 30 anni, scadenza 5 ottobre 2054 e cedola 3,375% (ISIN: EU000A3K4EY2). L’importo offerto è stato di 4 miliardi contro ordini per ben 80 miliardi. Il prezzo esitato è stato di 96,418 centesimi per un rendimento lordo annuale del 3,751%. Questo è risultato a premio di 103 punti base sul tasso “midswap” e a +85 sul Bund 15 agosto 2054, nonché a +8 sull’Oat 25 maggio 2054.

Alta qualità, ma rendimenti sotto curva BTp

Si sono occupati dell’operazione Bank of America, Bnp Paribas, DZ Bank, Morgan Stanley e Nomura. Le emissioni in programma dell’Unione Europea per il secondo semestre ammontano a 65 miliardi. Dopo quella di questa settimana, restano da raccogliere sui mercati altri 56 miliardi. Il nuovo Eurobond 2029 si mostra ancora relativamente conveniente, tenuto conto che parliamo di un asset con rating tripla A. Per la medesima scadenza, in effetti, l’Italia offre lo 0,40% in più. Tuttavia, l’investitore dovrebbe accontentarsi di inserire in portafoglio un bond con rating BBB/BBB/Baa3. La qualità è nettamente inferiore e il rischio di credito, in teoria, risulta essere superiore.

Eurobond 2029 a tassi reali netti positivi

Esistono grossi margini di crescita per la scadenza a 30 anni con il taglio dei tassi di interesse avviato dalla Banca Centrale Europea. Consideriamo che il Bund a 30 anni della Germania offrì un rendimento minimo sottozero nel 2020.

Scartando tale scenario estremo e prendendo come riferimento, il rendimento trentennale medio tedesco nell’ultimo decennio, otteniamo che l’Eurobond a 30 anni scenderebbe sotto il 2%, sempre a parità di spread. Più modesti gli apprezzamenti possibili per l’Eurobond 2029, sebbene questo titolo si presti perlopiù ad essere inserito in portafoglio per essere portato a scadenza. Le cedole incassate offrirebbero un tasso netto reale positivo nei prossimi anni.

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