Nel maggio dello scorso anno, la Banca Mondiale emise obbligazioni in real brasiliani per l’importo di 250 milioni, pari attualmente a circa 47,62 milioni di euro. Il titolo è sprovvisto di cedola (zero coupon) e ha scadenza in data 26 maggio 2037 (ISIN: XS2483844176). Si tratta tecnicamente di un’emissione “dual currency”. Significa che il rimborso del capitale non avverrà in valuta brasiliana, bensì in euro, facendo riferimento al cambio per allora vigente tra euro e dollaro da un lato e tra dollaro e real dall’altro.

Le obbligazioni in real sono state emesse ad un prezzo di 21,329 centesimi. Bassissimo, ma si spiega proprio con l’assenza di cedola, che fa sì che il rendimento scaturisca soltanto dalla differenza tra prezzo di rimborso e prezzo di acquisto o investimento. Ieri, il titolo sul mercato secondario trattava a 22,50 centesimi. Rispetto alla data di emissione, quindi, c’è stato un aumento del 5,5%. Tuttavia, nello stesso periodo di tempo la valuta emergente ha perso il 3,2% contro l’euro. Il rendimento effettivo registrato in questi primi quattordici mesi di vita del bond è stato all’incirca del 2%. Pochissima roba.

Rendimento nominale ed effettivo

Ai prezzi attuali, le obbligazioni in real della Banca Mondiale offrono un rendimento alla scadenza sopra il 9,20%. Poiché l’emittente ha rating tripla A, va da sé che il dato non riflette alcun rischio di credito significativo. E’ il rischio di cambio ad incidere. Quanto? Possiamo fare riferimento ad un’altra emissione della Banca Mondiale, in scadenza sempre nel maggio del 2037 e con cedola 1,75% (ISIN: XS2475492349). Ieri, ad una quotazione di 83,61 centesimi offriva un rendimento del 3,24%.

Facendo il confronto con le obbligazioni in real, emerge che queste offrano esattamente il 6% in più su base annua. Questo sarebbe all’incirca il rischio di cambio atteso dal mercato in media entro la scadenza. Che si tratti di una deduzione attendibile lo confermerebbe il confronto con le emissioni dell’Unione Europa.

Il Green Bond della Commissione europea con scadenza febbraio 2037 e cedola 0,40% offriva ieri il 3,10%. Anche questo emittente ha rating tripla A, per cui presenta un rischio di credito sostanzialmente nullo e simile a quello della Banca Mondiale.

Obbligazioni in real, si riduce rischio di cambio atteso

Un anno fa, la differenza tra le obbligazioni in real e quelle in euro della Banca Mondiale era del 10% in termini di rendimento. Ciò sottolinea come il rischio di cambio a carico della valuta brasiliana sia diminuito nella percezione del mercato. Potrebbe avere inciso il fatto che nell’estate del 2022 si respirava aria di incertezza e tensione in Brasile per le imminenti elezioni presidenziali, vinte poi dal candidato della sinistra Luis Inacio Lula da Silva.

Se nei prossimi anni il cambio brasiliano andrà meglio delle previsioni insite nei prezzi delle obbligazioni in real, l’investitore porterà a casa un rendimento effettivo maggiore delle attese. Viceversa, ne subirà gli effetti negativi fino a perdere teoricamente anche parte del capitale se le cose si mettessero male. C’è sempre la possibilità di uscire dal mercato prima della scadenza, magari alle prime avvisaglie di avversità. Il fatto è che il bond è stato emesso per un importo contenuto e c’è il rischio che non si formi un mercato secondario sufficiente per gli scambi, ovvero che si riscontrino problemi di liquidità.

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