Anche il mondo delle cooperative approda con successo al mercato dei capitali. Manutencoop Facility Management Spa, società a capo di un gruppo di cooperative italiane con sede a Bologna – attiva nella gestione e I’erogazione di servizi integrati, alla clientela pubblica e privata, rivolti agli immobili, al territorio e a supporto dell’attività sanitaria – dopo aver dato mandato a un gruppo di banche internazionali (JP Morgan, UniCredit, Banca IMI e Mediobanca) per esplorare l’interesse degli investitori verso l’emissione di un bond, ha lanciato con successo un titolo high yield a sette anni raccogliendo 425 milioni di euro fra investitori istituzionali.
Il costo del
funding non è stato certo a buon mercato – commenta un trader – ma in tempi di crisi in cui le banche faticano a prestare soldi alle aziende, è già buon segno essere riusciti a rifinanziarsi sul mercato dei capitali approfittando del momento di tranquillità dei mercati. Manutencoop utilizzerà i proventi delle obbligazioni principalmente al fine di rimborsare alcuni dei prestiti bancari in scadenza e rispondere alle esigenze di liquidità.
Obbligazioni Manutencoop Facility Management 8,25% 2020, dettagli e analisi
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L’obbligazione in euro da 425 milioni emessa da Manutencoop Facility Management S.p.A. è stata ampiamente sottoscritta fra gli investitori istituzionali, dopo che la società a vagliato l’opportunità di rinunciare a un’emissione a tasso variabile abbinata alla tranche a tasso fisso per un ammontare di 450 milioni. Il mercato, infatti, in questo momento, non vede di buon occhio le obbligazioni indicizzate e preferisce puntare sul tasso fisso. La domanda – secondo quanto si apprende da fonti finanziarie – è stata ben accolta dal mercato primario, ma l’emittente ha dovuto faticare non poco offrendo un rendimento lordo finale del 8,75% a fronte di un prezzo di emissione pari a 98,71. L’obbligazione in euro (Isin XS08008635352) è di tipo senior secured, cioè gode dei massimi gradi di privilegio sui beni della società, ha una durata di 7 anni, scade nel 2020 e paga una cedola fissa su base semestrale del 8,25% che viene staccata il 1 Agosto e il 1 Febbraio di ogni anno.
Il titolo è negoziabile per tagli minimi di 100.000 euro con multipli aggiuntivi di 1.000 e, in attesa che venga quotato sulla borsa del Lussemburgo, viene scambiato sul mercato non regolamentato Otc (
over the counter) e presto anche sul sistema
ExtraMot di Borsaitaliana intorno a 99 per un rendimento lordo a scadenza del 8,70% circa. Il titolo è
callable e può essere richiamato anticipatamente dall’emittente a partire dal 1 Agosto 2016. Su Manutencoop, le agenzie di rating si sono espresse con un giudizio “speculative grade”. Standard & Poor’s ha assegnato un rating preliminare B+ con
outlook stabile, mentre Moody’s ha emesso un giudizio B2. Secondo gli analisti americani, il rating B2 riflette la visione secondo cui l’azienda riflette la modesta dimensione del gruppo e la limitata diversificazione geografica, la sua esclusiva focalizzazione sul mercato del facility management italiano e il fatto che un contratto chiave dovrà essere rinnovato l’anno prossimo. Tuttavia – sottolineano gli analisti – questi elementi negativi sono parzialmente controbilanciati dalla posizione di leader di mercato dell’azienda nel settore del facility management italiano e dalla tenuta di fatturato ed ebitda negli ultimi tre anni, elemento da rimarcare date le difficili condizioni di mercato.
Manutencoop, ricavi stabili ma debito in aumento nel primo trimestre 2013
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Manutencoop è il principale operatore attivo in Italia nell’Integrated Facility Management ovvero la gestione e l’erogazione di servizi integrati, alla clientela pubblica e privata, rivolti agli immobili, al territorio e a supporto dell’attività sanitaria. Manutencoop è controllato al 72% dalle cooperative e per il 28% da fondi di private equity. Nata nel 2003, la società è relativamente “giovane” ma con alle spalle l’esperienza, la tradizione e il know how di un gruppo attivo nel settore dei servizi e delle manutenzioni da oltre 70 anni.
Coi suoi 18.500 dipendenti, nel 2012 ha realizzato ricavi per 1.072 milioni di euro (+0,4%), un ebitda da 114 milioni (-7,5%) e un risultato netto positivo per oltre 33 milioni (+172%). Nel primo trimestre 2013, a fronte di ricavi sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2012 (
284,5 milioni), l’ebitda è cresciuto del 2,8% a 35,4 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è stato pari a
354,6 milioni, rispetto al 31 dicembre 2012 quando era pari a 325,6 milioni. Sull’indebitamento finanziario netto – commenta la cooperativa in una nota – continua ad incidere l’allungamento dei tempi di pagamento da parte dei clienti in conseguenza della difficile congiuntura macroeconomica. [fumettoforumright] Nel corso dell’esercizio 2012 – precisa ancora la nota – Manutencoop si è aggiudicato e riaggiudicato, mediante gare d’appalto, nuovi contratti per un importo complessivo pluriennale di circa 1.031 milioni di euro, in crescita del +6,5% rispetto ai 968 milioni di euro dell’esercizio 2011, di cui 710 milioni di euro relativi a nuove commesse. Il portafoglio totale commesse e riaggiudicazioni del gruppo al 31 dicembre 2012 risulta pari a 2.978 milioni di euro, in aumento del +10,0%, rispetto ai 2.707 milioni di euro al 31 dicembre 2011.