Si è conclusa con successo l’emissione delle nuove obbligazioni sostenibili della Banca Mondiale (ISIN: XS459058KU68). L’organismo internazionale ha raccolto 3 miliardi di dollari da un centinaio di investitori di ogni parte del pianeta. Gli ordini arrivati sono stati in tutto per 4,25 miliardi, a conferma che il bond ha riscosso l’interesse del mercato. Principalmente, ad averne approfittato sono state le banche centrali per il 36%, banche e società per il 49% e asset manager per il 15%. Europa-Medio Oriente-Africa hanno fatto la parte del leone con il 50% delle richieste complessive, seguiti dalle Americhe con il 34% e l’Asia al 16%.

Rating tripla A per Banca Mondiale

Le obbligazioni sostenibili finanzieranno le iniziative della Banca Mondiale a sostegno del lavoro, del clima e delle fragilità ancora legate alla pandemia. L’emissione è avvenuta sul tratto della curva a sette anni fino in quel momento sotto-finanziato. Infatti, la data di regolamento è stata fissata per il prossimo 25 luglio e la scadenza per il 25 luglio del 2030. La cedola annua lorda sarà del 4% e corrisposta ogni sei mesi. Prezzo di emissione pari a 99,80 centesimi, corrispondente a un rendimento del 4,033%. Questi è risultato a premio di 16,2 punti base sul T-bond di pari durata.

Un investimento di tutto interesse. La durata non è eccessiva e il rendimento offerto risulta più che soddisfacente in un arco di tempo medio-lungo. Tra le altre cose, la Banca Mondiale è un emittente con rating tripla A. In linea teorica, il rischio di credito risulta essere quasi nullo. E proprio per il fatto di essere un ente internazionale della massima affidabilità creditizia, il suo mercato dei bond è molto liquido. Dunque, le obbligazioni sostenibili debuttano in condizioni favorevoli per l’investitore. Saranno negoziate alla Borsa di Lussemburgo.

Obbligazioni sostenibili, i rischi esistono

Questo non significa, però, che siano prive di rischi. Pensate al tasso di cambio. L’emissione è avvenuta in dollari USA e nelle ultime sedute abbiamo assistito a un forte balzo del cambio euro-dollaro.

Significa che il biglietto verde sta perdendo terreno contro la moneta unica. Il trend dovrebbe proseguire negli anni futuri, quando la divergenza tra i tassi d’interesse negli Stati Uniti e nell’Eurozona è attesa ridursi e forse finanche ad annullarsi.

Fatte le dovute premesse, resta il fatto che queste obbligazioni sostenibili alzano la qualità di un portafoglio di investimenti. Il concetto di sostenibilità, poi, è diventato centrale sui mercati finanziari. Gli investitori sono sensibili a queste tematiche e stanno spingendo le case d’investimento a fare di più per impiegare i capitali in asset non incompatibili con la lotta all’inquinamento e le conquiste sociali. Un trend che non può che favorire il debito emesso da un ente, che per statuto persegue finalità di sostegno alla parte più debole del pianeta.

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