All’asta di domani il Tesoro offrirà anche la seconda tranche del BTp green 2035 (ISIN: IT0005508590). L’importo del collocamento sarà compreso tra 1,5 e 2 miliardi di euro. La prima tranche risale ad appena due mesi fa, quando raccolse 6 miliardi attraverso il collocamento sindacato. Il titolo ha scadenza 30 aprile 2035 e offre una cedola pari al 4% all’anno. Già di per sé le condizioni appaiono allettanti per un investimento della durata di circa dodici anni e mezzo. L’aspetto ancora più interessante riguarda il prezzo.

Sul mercato secondario viaggiava ieri a 96,30 centesimi, ragione per cui il rendimento lordo alla scadenza sfiorava il 4,50%.

E dire che ad ottobre il BTp green 2035 era arrivato a quotare fin sotto 93 centesimi. In soldoni, l’emissione avverrà certamente sotto la pari. Se deciderete di sottoscriverla per un dato importo nominale, l’esborso che vi sarà richiesto risulterà inferiore. Ai prezzi di ieri sul MoT di Borsa Italiana, spendereste 963 euro per ogni 1.000 euro nominali. Va da sé che il margine dei 37 euro vi sarebbe accreditato alla scadenza e aumenterebbe il vostro guadagno alimentato dalla cedola.

Come funziona il BTp green 2035

Per i poco avvezzi, vi spieghiamo subito cos’è un BTp green. Sul piano del funzionamento, è esattamente uguale a un BTp ordinario. Dunque, non dovete avere alcuna paura circa qualche presunta sorpresa successivamente all’acquisto. L’unica differenza con un’obbligazione di stato ordinaria riguarda le finalità dei capitali raccolti. Essi devono essere impiegati per finalità ambientali, secondo gli obiettivi stilati dal Tesoro e resi pubblici al mercato.

Attenzione: lo stesso Tesoro non ha alcun obbligo formale di utilizzare i proventi per finanziare le spese citate. Certo, se non lo facesse, ci perderebbe la faccia e sarebbe ritenuto un emittente poco credibile. Ma questa è un’altra storia. E di rischio “greenwashing” si parla ormai da anni apertamente. Il BTp green 2035 arriva a distanza di un anno e mezzo dal BTp green 2045, il primo del genere sul mercato sovrano italiano.

Ad oggi sono state due le tranche emesse di questi per un controvalore totale di 13,5 miliardi di euro.

Tornando alle condizioni di mercato, il BTp green 2035 vi stacca una cedola netta annualizzata del 3,5%. E rapportata al prezzo, sale al 3,63%. Orientativamente sarà questo il rendimento immediato che vi sarà garantito dall’emissione di domani. Ad esso si aggiungerà chiaramente la plusvalenza realizzata alla scadenza per via del prezzo di acquisto inferiore a quello di rimborso.

Notate che il rendimento del BTp green 2035 potrà scendere nei prossimi anni e, di conseguenza, il prezzo salire. Ciò vi permetterebbe di disinvestire prima della scadenza con profitto. D’altra parte, i green bond stanno andando alla grande sui mercati, ragione per cui nel prossimo futuro potrebbero sovraperformare i titoli ordinari di pari durata e tasso. La stessa BCE ha adottato nei fatti un’agenda “verde” con la quale punta a incentivare il taglio delle emissioni di CO2 attraverso acquisti di titoli ponderati in base all’impatto ambientale degli emittenti.

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