Restare a casa è un obbligo, controllare e fare multe un dovere delle forze dell’ordine. Tuttavia, in questa situazione di confusione generale, servirebbe anche una certa capacità di contestualizzare che non può essere data per scontata. Si segnalano casi di persone multate per situazioni quantomeno discutibili. Anche l’Associazione ADUC sta provvedendo a raccogliere testimonianze di multe per controlli troppo rigidi.
Di seguito le indicazioni fornite nella pagina per chi, uscito di casa e multato dopo essere stato fermato, pur in possesso di autocertificazione, sentisse di avere motivazioni valide per fare opposizione al provvedimento:
1. inviare degli scritti difensivi entro 30 giorni dal momento in cui si riceve il verbale all’Autorità Competente indicata sul verbale (generalmente: il Comune se a verbalizzare sono stati vigili urbani, la Provincia se Polizia Provinciale, o il Prefetto se Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza ecc.); gli scritti difensivi vanno inviati per raccomandata a/r o PEC, in carta libera.
2. l’Autorità interpellata (entro i 5 anni successivi), potrà accogliere gli scritti difensivi, oppure rigettarli emettendo un’ordinanza ingiunzione. In quest’ultimo caso, si potrà fare ricorso entro 30 giorni dalla notifica davanti al giudice di pace.
L’associazione inoltre inserisce una nota importante relativa ai termini per presentare ricorsi o difese:
Allo stato dei fatti, il termine per gli scritti difensivi o il ricorso sono sospesi fino al 15 aprile. Solo a partire dal 16 aprile, quindi, decorrerà il termine di 30 giorni entro cui presentarli.