Dal 1° luglio 2022 obbligo di fattura elettronica esteso a tutte le partite IVA. Quindi anche a coloro che fino ad oggi ne sono esonerati. Parliamo dei contribuenti in regime forfettario e di vantaggio.
L’estensione, tuttavia, avverrà in due tappe. Dal 1° luglio 2022 l’obbligo riguarderà solo le partite IVA forfettario e di vantaggio, con ricavi superiori a 25.000 euro. Dal 2024, invece, anche per coloro che superano la citata soglia.
La novità è prevista con una disposizione ad hoc contenuta nel decreto legge sul PNRR, varato dal governo nei giorni scorsi.
La data del 1° luglio 2022 ha però provocato la reazione dei contribuenti stessi, degli operatori del settore ed anche delle associazioni di categoria.
Sarebbe opportuno posticipare al 1° gennaio 2023 la partenza del nuovo adempimento, considerato il breve tempo a disposizione delle imprese per adeguare i propri comportamenti, poco più di due mesi alla data di avvio dell’obbligo, ed anche per evitare di ‘spezzare’ il periodo d’imposta in due tronconi, sei mesi con fatture cartacee e altrettanti con fatture elettroniche.
In questo modo si è espresso il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli.
Fattura elettronica, il percorso di estensione al regime forfettario
Ricordiamo che l’obbligo di fattura elettronica per le partite IVA è in vigore, nel nostro Paese, dal 1° gennaio 2019. Ciò non per tutti.
Infatti, da allora ne restano esonerate alcune categorie di contribuenti. Tra questi coloro che agiscono in regime forfettario e di vantaggio. Questi, dunque, ad oggi hanno facoltà (e non obbligo di e-fattura), potendo ancora emettere il documento fiscale in formato cartaceo.
L’Italia aveva, comunque, chiesto all’Europa l’autorizzazione all’estensione. Autorizzazione che è arrivata qualche mese fa.
Il nostro Paese, dunque, con il decreto legge sul PNRR l’ha recepita fissando l’obbligo di fattura elettronica, a decorrere dal 1° luglio 2022, anche per i menzionati soggetti (se superano 25.000 di ricavi) e dal 1° gennaio 2024 (anche per chi non supera il citato limite di ricavi).
Arriva la semplificazione fiscale ad ampio raggio?
A questo punto possiamo dire che l’obbligo di fattura elettronica esisterà per tutte le partite IVA. Ciò permetterà all’Agenzia delle Entrate di monitorare (in tempo reale) i comportamenti dei contribuenti.
Per Confartigianato, dunque, la novità dovrebbe essere accompagnata da una drastica semplificazione fiscale per tutti. Eliminare, pertanto, alcuni adempimenti. Ad esempio,
- abrogare il sistema del reverse charge in edilizia e quello dello split payment
- ridurre la ritenuta sui bonifici “parlanti” relativi a spese che danno diritto a detrazioni
- eliminare l’obbligo di trasmissione delle liquidazioni periodiche IVA
- innalzare il limite di compensazione dei crediti fiscali in assenza di visto.
Tutti adempimenti, quelli appena elencati, che erano stati introdotti come strumento di contrasto all’evasione fiscale, alla cui finalità è diretta anche la fatturazione elettronica.