Obbligo POS. Limite di esenzione a 60 euro (ultime manovra 2023)

Nelle ultime bozze della Legge di bilancio 2023, il limite di esenzione sale a 60 euro
2 anni fa
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Obbligo POS

Sale il limite di esenzione entro il quale non c’è obbligo di POS ossia di accettare pagamenti con carta di credito, bancomat e prepagate. Nelle prime bozze della manovra 2023 che circolavano in rete, il limite veniva fissato a 30 euro, ora invece, nelle bozze più recenti, l’esenzione viene estesa a tutte le operazioni fino a 60 euro.

Si ricorda che, a oggi, l’obbligo riguarda la vendita di beni e servizi, anche professionali, di qualsiasi importo.

Dal 30 giugno 2022, chi viola il suddetto obbligo, è punito con specifiche sanzioni.

A ogni modo il nuovo Governo sta andando dritto per la sua strada con l’innalzamento del tetto al contante e con le nuove disposizioni sull’obbligo di POS.

L’obbligo di POS

L’obbligo di POS risale a diversi anni fa. Infatti, a prevederlo è l’art.15 del DL 179/2012.

In realtà, l’obbligo di accettazione di pagamenti tracciati non è stato mai reso veramente operativo; infatti lo è stato solo per brevi periodi nei quali si succedevano di volta in volta nuovi provvedimenti o pronunce del Consiglio di Stato che hanno tolto operatività all’obbligo in parola.

Detto ciò, con il D.L. 36/2022, cosiddetto nuovo decreto PNRR, dal 30 giugno 2022, imprese e professionisti che non rispettano l’obbligo di accettare pagamenti elettronici da parte dei propri clienti, sono puniti con specifiche sanzioni.

Abbiamo già ribadito più volte che l’obbligo non è quello di dotarsi di POS ma bensì di accettare pagamenti tramite carta. Le due cose sono chiaramente collegate ma la norma è scritta così ossia è incentrata sull’obbligo di accettazione di pagamenti tracciati. Tant’è che la Guardia di Finanza, in merito, ha chiarito che le sanzioni scattano solo laddove l’impresa o il professionista non accetta il pagamento tramite bancomat, carte di credito e prepagate. Ciò significa che, se il cliente decide di pagare in contanti, non potranno essere applicate  sanzioni alcune.

  Anche se l’esercente non è dotato del POS.

L’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici, deve essere rispettato in riferimento ai pagamenti effettuati dai privati per beni e servizi acquistati tramite:

  • bancomat,
  • carte di credito e
  • prepagate.

Se chi vende il prodotto o il servizio, anche professionale,  consente al cliente di pagare tramite i suddetti strumenti, allora l’obbligo in parola è da intendersi rispettato.

L’obbligo in esame, non è rispettato se il pagamento è consentito tramite le app di pagamento ( PayPal, hype, ecc) e i pagamenti tramite NFC (es. Samsung Pay, Google Pay, Apple Pay). Neanche i bonifici sono richiamati dalla suddetta norma.

Con successivi decreti del Ministro dello sviluppo economico, potrà essere disposta l’estensione degli obblighi a ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili (tramite cellulare).

Legge di bilancio 2023. Il limite di esenzione sale a 60 euro

Arriviamo così all’intervento della Legge di bilancio 2023.

In particolare, non c’è obbligo di POS ossia di accettare pagamenti con carta di credito, bancomat e prepagate, per le operazioni di importo fino a 60 euro. In sostanza, le sanzioni sopra citate, si applicheranno esclusivamente in caso di mancata accettazione da parte di soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, di pagamenti, a mezzo di carta di pagamento (carta di debito, carta di credito e carte prepagate), di importo superiore ad euro 60.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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