Obbligo POS, basta quello virtuale?

Pos virtuale: basta ad ottemperare all’obbligo? Ecco come funziona
10 anni fa
1 minuto di lettura

Nonostante il superamento delle sanzioni, resta l’obbligo di POS per i pagamenti sopra i 30 euro a carico di commercianti e di liberi professionisti. Tra i soggetti obbligati alcuni hanno già optato per il POS virtuale per ovviare al problema. Come funziona e quali vantaggi offre? Ma soprattutto: è rilevante dal punto di vista giuridico?  

POS virtuale, come funziona

L’idea si deve alla startup dell’incubatore Digital Magics e oggi si trova in vendita.

Per usarlo basta un device connesso a Internet sul portale www.solo.sh. Il meccanismo è abbastanza semplice dal punto di vista tecnico: sul sito si trovano tutte le informazioni. Quello che in questa sede rileva è se il POS virtuale possa essere considerato sufficiente per ottemperare all’obbligo di pagamenti elettronici.

Pagamenti tracciabili: il POS virtuale vale a tutti gli effetti?

Visto che si tratta di un pagamento tracciabile e telematico la risposta non può che essere affermativa. Il POS virtuale, da questo punto di vista, risponde alle perplessità di commercianti e professionisti che non avevano accolto con favore la novità soprattutto per via dei costi aggiunti da sostenere per il dispositivo per i pagamenti. Quali negozio o studio professionale invece non ha una connessione ad internet? Ora quello che serve è un po’ di tempo per abituarsi alla novità ma quello che possiamo confermare è che i

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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