Una delle tante disposizioni contenute nel Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, forse la più odiata, prevedeva l’obbligo, per tutti gli esercenti e professionisti, di accettare pagamenti tramite pos.
Una misura che, come sappiamo, era stata fortemente voluta da questo governo, il quale l’aveva annoverata come uno dei principali strumenti di lotta all’evasione.
La proposta, ad oggi, sembrerebbe in cantiere. Si attende un accordo con gli istituti bancari e altri intermediari finanziari per ridurre le commissioni a carico degli esercenti.
Le sanzioni previste
Le sanzioni erano previste dall’articolo 23 dello stesso Decreto Fiscale.
Ai trasgressori si sarebbe dovuta applicare una sanzione amministrativa pecuniaria, cosi composta:
- 30,00 euro in misura fissa;
- 4% del valore della transazione rifiutata dall’esercente.
Quest’obbligo sarebbe dovuto scattare a partire dal primo luglio 2020, ma in questi giorni, il suddetto articolo 23 del Decreto Fiscale è stato abrogato.
Quanto costa attualmente l’utilizzo del Pos per un esercente?
La risposta non è delle più semplici. Essi possono essere di diverso tipo (costi fissi e variabili per singola transazione) e, inoltre, molto dipende dal tipo di hardware e dai servizi offerti dalla banca. Per fare un esempio, l’istallazione stessa del Pos può essere gratuita, ma potrebbe anche arrivare a costare fino a 150 euro, a seconda della banca o altro intermediario scelto.
In ogni caso, in linea generale, i costi medi del pos consistono in 4 voci di spesa:
- L’installazione: è una voce di costo che viene applicata dalla banca per il dispositivo messo a disposizione e, in generale, per la sua installazione. Consiste in una spesa una tantum, e mediamente si aggira intorno ai 50 euro;
- Canone mensile: è un canone che l’esercente deve pagare all’istituto bancario per il comodato d’uso del pos. Esso può variare tra i 15 e i 50 euro al mese;
- Costi fissi per transazione: costi, in misura fissa, che vengono richiesti dalla banca ad ogni transazione effettuata tramite bancomat o carta di credito. Può variare tra i 10 e i 50 centesimi a transazione;
- Costo percentuali a transazione: percentuale in base all’importo della transazione eseguita. Mediamente tra l’1 e il 3 per cento per singola transazione.
A fronte di ciò, negozianti, professionisti e artigiani chiedono l’abbattimento di questi costi prima che vengano introdotte tutte le sanzioni sopra citate.
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