Obbligo vaccinale over 50, cosa cambia dal 15 febbraio e sanzioni previste

Il 15 febbraio è scattato un altro obbligo: tutti i lavoratori over 50 dovranno essere in possesso di green pass rafforzato.
3 anni fa
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A partire dal 15 febbraio 2022, scatta l’obbligo di super green pass per i lavoratori pubblici e privati over 50. Si tratta di un’ulteriore misura di contrasto all’emergenza sanitaria del coronavirus, ovviamente poco apprezzata dagli scettici della campagna vaccinale.
Dopo la sanzione da 100 euro una tantum per tutti i cittadini non in regola con gli obblighi vaccinale, adesso gli stessi soggetti rischiano di non poter più andare al lavoro e vedersi bloccato il proprio stipendio.

Sanzione da 100 euro a tutti i no-vax

Dal primo febbraio 2022 scatteranno le sanzioni a tutti i quei soggetti che non hanno:

  • iniziato il ciclo vaccinale primario;
  • effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti con circolare del ministero della Salute;
  • effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi.

La sanzione prevista è pari a 100 euro una tantum e arriverà direttamente a casa del soggetto non in regola con gli obblighi vaccinali.


I controlli saranno effettuati incrociando le varie banche dati messe a disposizione dell’Agenzia delle entrate.
I destinatari, entro 10 giorni dal ricevimento della sanzione, potranno comunicare all’Azienda sanitaria locale l’eventuale differimento o esenzione dall’obbligo vaccinale.
Per chi ha già contratto il Covid, invece, è previsto un differimento dell’obbligo vaccinale “fino alla prima data utile prevista sulla base delle circolari del ministero della Salute”.

Obbligo di green pass rafforzato per tutti i lavoratori

Il 15 febbraio 2022 è scattato anche un altro obbligo: tutti i lavoratori over 50 dovranno essere in possesso di green pass rafforzato.
Anche in questo caso, sono previste delle esenzioni in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate.
I lavoratori che ne sono sprovvisti saranno considerati assenti ingiustificati e non sarà pagato loro lo stipendio. Ad ogni modo, gli stessi manterranno il diritto di conservare il proprio posto di lavoro.

 

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