Domani debutta il reddito di cittadinanza. Tra i dubbi resta anche quello di interpretazione della disposizione del decreto 4/2019 in cui si fa riferimento all’obbligo di vaccini. E’ vero che chi non ha fatto tutte le vaccinazioni obbligatorie perde il diritto al reddito di cittadinanza oppure si tratta di una bufala sorta da un’interpretazione tropo rigida della normativa?
Il riferimento è all’articolo 8 comma IX del decreto sul rdc in cui si specifica che il beneficio si perde in caso di mancato rispetto degli impegni assunti con il Patto per l’inclusione sociale.
Tra questi ultimi c’è anche l’obbligo di vaccinazione per i figli minorenni che compongono il nucleo familiare? A ben vedere il
Patto per l’inclusione sociale prevede, oltre alla “frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne”, anche il
rispetto degli “impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute individuati da professionisti sanitari”. Una maggiore precisione del legislatore in merito a questo punto sarebbe servita ad evitare dubbi e polemiche. Che cosa si intende esattamente per “impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute”?. L’
obbligo di vaccinarsi potrebbe essere considerato tale? Serve all’uopo una posizione ufficiale che faccia pendere l’ago della bilancia a favore di una delle due posizioni. Da un lato quella più restrittiva, secondo cui il decreto del RdC non obbliga in alcun modo a vaccinarsi, e quella più ampia, secondo cui i vaccini rientrano tra gli impegni per la salute. Ricordiamo in questo contesto che
la lista dei vaccini obbligatori per i figli minorenni è a quota 10.
Ad ogni caso, anche sposando l’interpretazione più rigida, la
perdita del beneficio non sarebbe immediata. Sono infatti previste sanzioni intermedie: da un primo richiamo con decurtazione di due mensilità si passa ad un secondo avvertimento che comportala perdita di tre mensilità e poi si passa al terzo richiamo intermedio che fa perdere fino a sei mensilità del sussidio.
Al quarto richiamo si perde il diritto al rdc. Per la nuova richiesta, da parte di qualunque altro componente del nucleo familiare, bisognerà aspettare che siano trascorsi almeno altri 18 mesi.