Sorprese in merito alle province che hanno il tasso di occupazione più elevato. I dati arrivano dall’Istat, sono stati elaborati da Astraricerche per Manageritalia e mostrano un’Italia divisa sul lavoro, dove la più virtuosa sembra Bolzano mentre al Sud si continua a soffrire. Altri dati interessanti riguardano la suddivisione tra giovani e donne, dove la città dell’Alto Adige si piazza prima e seconda.
Bolzano guida tutti dall’alto
I tassi sull’occupazione per province mostrano come l’Italia sia diversa spostandosi anche solo di qualche centinaia di chilometri.
La provincia dove in generale il tasso di occupazione è alto è Bolzano, con il 72,9% di occupati, seguono Bologna con il 71,8% e Milano con il 69,5%. La provincia emiliana supera dunque Milano, un caso emblematico che invece non sorprende parlando della città altoatesina, dove il settore lavoro è sempre stato avanti. Il capoluogo emiliano è più avanti di Milano anche per quanto riguarda l’occupazione femminile. E le peggiori? Le province che in termine di occupazione femminile e maschile mostrano i dati peggiori sono Palermo e Caltanissetta con il 38,5%, Foggia con il 38,2% e Reggio Calabria con il 37,5%.
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Le peggiori e le migliori
Per quanto riguarda l’occupazione giovanile (tra i 25 e 34 anni), come già accennato, Lecco è la provincia migliore con l’81,7% di occupati, seguita da Bolzano con l’81,4% e Belluno con l’81,1%.
La classifica generale, mixando occupazione femminile, maschile e giovanile, vede dunque al timone Bolzano, seguita da Bologna, Milano, Piacenza, Parma, Firenze, Lecco, Belluno, Modena e Pisa. Le peggiori Reggio Calabria, Foggia, Caltanissetta, Palermo, Napoli, Crotone, Trapani, Agrigento, Catania e Caserta.
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