Oggi è l’ultimo giorno per poter richiedere il Contributo a Fondo Perduto a favore degli operatori IVA dei comuni montani

Si tratta di un Contributo a Fon do perduto a favore degli operatori IVA con domicilio fiscale o sede operativa nei comuni montani.
4 anni fa
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Scade oggi, 24 febbraio 2021, il termine ultimo per poter richiedere fondo perduto riconosciuti è previsto dal decreto di agosto.

Stiamo parlando del contributo a favore degli operatori IVA con domicilio fiscale o sede operativa nei comuni montani e per i quali l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia stato inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 (in assenza della predetta condizione è riconosciuto, comunque, un contributo minimo ai soggetti beneficiari per un importo non inferiore a Euro 1.000 per le persone fisiche e a Euro 2.000 per i soggetti diversi dalle persone fisiche).

Come richiedere il contributo a fondo perduto?

La domanda può essere inviata esclusivamente mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

Solo nel caso in cui l’ammontare del contributo, calcolato secondo le disposizioni dell’articolo 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, è superiore a 150.000 euro, in aggiunta alla trasmissione telematica dei dati, deve essere trasmesso – in formato pdf e firmato digitalmente dal soggetto richiedente – anche il modello dell’istanza, comprensivo del quadro A (autocertificazione antimafia), tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo [email protected].

Attenzione, il termine per poter effettuare la domanda per il contributo a fondo perduto in oggetto scade proprio oggi 24 febbraio 2021.

Per maggiori informazioni si rimanda al provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 8 febbraio 2021 avente ad oggetto: “Attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 60, comma 7-sexies, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126”.

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