Opzione donna: da un lato ci sono le lavoratrici che chiedono l’estensione al 2018, dall’altro quelle che, per la proroga per tutto il 2015, hanno già raggiunto i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata con calcolo contributivo. In queste ultime ore sono soprattutto le prime a ricevere attenzione mediatica perché la possibilità di proroga dell’opzione donna fa notizia e tiene banco. Tuttavia chi ha già optato per l’opzione donna dovrebbe fare attenzione a controllare l’importo dell’assegno per scongiurare eventuali errori che, a quanto pare, non sono affatto rari. Si è discusso della penalizzazione che comporta sulla pensione il passaggio al calcolo contributivo: l’Inps, con errori sulla liquidazione, potrebbe però aver applicato ulteriori decurtazioni penalizzanti a carico delle donne che vanno in pensione prima usando la finestra dell’opzione donna.
E, stando ai numeri, non si tratta neanche di eccezioni: almeno il 38% delle pensioni liquidate tramite opzione donna ha subito tagli extra e ingiustificati che vanno mediamente dai 150 ai 300 euro. A che cosa sono dovuti e come porci rimedio? Lo spieghiamo nelle prossime pagine di questa guida.