Opzione donna: cos’ è e chi riguarda | Guida completa

Tutto quello che c'è da sapere sull'opzione donna, il regime che permette alle donne di accedere alla pensione con 57 anni di età.
9 anni fa
2 minuti di lettura

Fino al 31 dicembre 2015 le donne possono accedere alla pensione anticipatamente grazie all’opzione donna .   Con questa opzione, confermata dalla Riforma Fornero, le donne possono andare in pensione a 57 e 3 mesi, se lavoratrici dipendenti, o a 58 anni e 3 mesi, se autonome, con 35 anni di contributi versati a patto di accettare il ricalcolo dell’assegno pensionistico con il solo metodo contributivo.   Per questo tipo di pensionamento però è rimasta in vigore la finestra che non permette immediatamente l’erogazione della pensione alla maturazione dei contributi ma viene erogato dopo 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e dopo 18 mesi per le autonome.

  L’opzione donna è aperta fino al 31 dicembre 2015 ma soltanto se a questa data si riesce a perfezionare sia i requisiti anagrafici che quelli contributivi utili a portare al pensionamento, per tale data, dunque, deve essersi aperta la finestra mobile. Questo cosa significa? Che le lavoratrici dipendenti dovranno essere in possesso dei requisiti a partire dal 30 novembre 2014 e quelle autonome dal 31 maggio 2014.  

Requisiti Opzione donna

Per quanto riguarda le lavoratrici autonome potranno accedere all’opzione donna tutte coloro che hanno maturato il requisiti contributivi entro il 31 maggio 2014, sono nate entro il 28 febbraio 1956 e quindi accedendo alla finestra mobile di 18 mesi potranno fruire dell’assegno pensionistico a partire dal 1 dicembre 2015.   Per le lavoratrici dipendenti il requisito contributivo dovrà essere stato maturato entro il 30 novembre 2014, devono essere nate entro il 31 agosto 1957 per poter accedere alla finestra mobile di 12 mesi che permetterà loro di ricevere l’assegno a partire da dicembre 2015.   Per le lavoratrici del pubblico impiego il requisiti contributivo richiesto è di 34 anni, 11 mesi e 16 giorni e dovranno averlo maturato entro il 30 dicembre del 2014, dovranno essere nate entro il 30 settembre 1957 per poter usufruire della finestra mobile di 12 mesi che permetterà loro di ricevere l’assegno pensionistico a partire dal 31 dicembre 2015.    

Penalizzazione opzione donna

Una delle condizioni per poter accedere all’opzione donna è quella che l’assegno previdenziale venga calcolato interamente con il metodo contributivo, ma questo che effetti avrà sull’assegno stesso?   Le penalizzazioni che verranno applicate all’assegno previdenziale si aggirano attorno al 25/30% in meno rispetto a quanto avrebbero ottenuto con il sistema misto, ma va considerato che il taglio varia in base all’età, alla carriera, alla retribuzione e all’anzianità contributiva maturata.

Più la lavoratrice vanterà una carriera anticipata più la riduzione sarà minore e viceversa più l’anzianità al 31 dicembre 1995 sarà maggiore più elevata sarà la riduzione (poiché fino a quella data era previsto il calcolo con il sistema retributivo).  

Chi può accedere all’opzione donna?

Tutte le lavoratrici che possono vantare un’anzianità contributiva minore di 18 anni al 31 dicembre 1995 Tutte le lavoratrici con una anzianità contributiva pari a superiore a 18 anni al 31 dicembre 1995 che entro il 31 dicembre 2007 non abbiano maturato i requisiti contributivi e anagrafici per la pensione di anzianità  

31 dicembre 2015, cosa accade

La condizione per poter fruire del regime sperimentale è che la finestra mobile per il pensionamento si apra entro il 31 dicembre 2015, per le lavoratrici la cui finestra mobile si aprirà dal 1 gennaio 2016 non potranno fruire dell’opzione donna. Per le lavoratrici che presentano domanda dopo la scadenza del regime ma la cui finestra mobile si era aperta nei termini stabiliti ancora non è chiaro se potranno o meno fruire dell’opzione donna.