Opzione donna fa scendere importo medio delle pensioni

Aumentano le pensioni pagate dall’Inps nel primo semestre 2020. Prevalgono quelle femminili su quelle maschili, grazie a opzione donna.
3 anni fa
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Aumentano le pensioni liquidate dal Inps. Nel primo semestre 2021, tenuto conto della possibilità di pensionamento anticipato con quota 100 e opzione donna, il numero delle prestazioni è cresciuto.

E’ quanto emerge dall’osservatorio sul monitoraggio Inps dei flussi di pensionamento. Il periodo preso in esame è relativo al primo semestre 2021 che vede l’erogazione di 389.924 assegni in più rispetto al 2020.

389.924 nuove pensioni nel primo semestre 2021

Dall’analisi dei dati elaborati dall’Inps emerge come la componente di sesso femminile sia predominante sul totale delle pensioni liquidate.

Sono infatti 215.124 le prestazioni femminili, rispetto alle 174.800 di quelle maschili.

I valori si riferiscono alle pensioni di vecchiaia, compresi i prepensionamenti per il fondo dei lavoratori dipendenti (FPLD) e gli assegni sociali, alle pensioni anticipate, a quelle di invalidità e a quelle ai superstiti di tutte le gestioni. In particolare, per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni del primo semestre liquidate sono:

  • 12.853 di vecchiaia (compresi gli assegni sociali),
  • 124.139 anticipate,
  • 19.065 di invalidità
  • 119.867 ai superstiti.

Assegno medio scende a 1.155 euro

Fatto curioso è che l’assegno medio mensile scende a 1.155 euro per le nuove pensioni liquidate. Il che significa che, nel complesso, l’ammontare dal calcolo è derivante dalle pensioni anticipate, soprattutto quelle con opzione donna.

Il 32% delle pensioni totali è infatti stato richiesto sotto forma di pensionamento anticipato e la componente femminile prevale su quella maschile. Opzione donna ha quindi determinato un calo delle prestazioni economiche.

Come noto, infatti, il pensionamento anticipato con opzione donna implica la rinuncia da parte del beneficiario della quota di pensione retributiva. O meglio, per poter accedere al regime speciale, è necessario che la lavoratrice chieda la migrazione dei contributi versati nel regime retributivo a quello contributivo. Ne deriva che il calcolo dell’assegno può scendere anche in maniera rilevante del 20-25%.

Ne consegue così che le nuove pensioni liquidate agli uomini, secondo l’Inps, sono risultate di importo medio pari a 1.429 euro.

Superiore di 498 euro all’importo medio delle pensioni liquidate alle donne (931 euro).

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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