I contributi versati nella Gestione Separata Inps non sono validi per andare in pensione con Opzione Donna. Lo precisa l’Inps rispondendo a numerosi quesiti di molte lavoratrici autonome.
E’ questa una delle discriminanti che non ha mancato di sollevare polemiche negli anni passati. Al punto che i sindacati hanno cercato più volte di cambiare qualcosa con la legge di bilancio, ma invano.
Opzione Donna, i contributi nella Gestione Separata non valgono
Benché Opzione Donna, si applichi anche alle lavoratrici autonome, di fatto è esclusa per le lavoratrici iscritte ala Gestione Separata.
Più precisamente l’Inps specifica che il requisito contributivo di 35 anni non può essere raggiunto all’interno della sola Gestione Separata. Pertanto, i periodi lavorati e coperti da contribuzione è come se non esistessero.
Per fare un esempio, se una lavoratrice ha svolto per 34 anni un lavoro dipendente e per 12 mesi lavoro come collaboratrice iscritta alla Gestione Separata, non raggiunge il requisito minimo dei 35 anni richiesti dalla legge per andare in pensione con Opzione Donna.
Totalizzazione e cumulo gratuito
Paradossalmente detti contributi sono utili per andare in pensione con Ape Sociale, quota 102 o seguendo le regole del pensionamento ordinario. Strano, ma vero. Cosa potrebbe fare a questo punto la contribuente che si vede negata la possibilità di andare in pensione con Opzione Donna per pochi anni o mesi di contributi?
Nulla, deve rassegnarsi. Nella Gestione Separata non è prevista nemmeno la totalizzazione con versamenti effettuati in altre gestioni precedenti. E nemmeno il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione, perché al momento della istituzione della Gestione Separata non esisteva obbligo contributivo.
Non è possibile effettuare nemmeno il cumulo gratuito dei contributi (possibilità estesa oggi a nuove forme di contribuzione, ma non applicabile all’uscita anticipata per le lavoratrici con il ricalcolo contributivo). Infine non è praticabile nemmeno la strada della ricongiunzione onerosa.
Pertanto, i contributi versati nella gestione separata Inps non sono validi per raggiungere i 35 anni di versamenti necessari per Opzione Donna. Unica soluzione, se ci fosse la possibilità, sarebbe quella di riscattare periodi pregressi nella gestione lavoratori dipendenti con i versamenti volontari. O riscattare la laurea.