Opzione Donna potrebbe essere il modello di pensionamento anticipato dei prossimi anni. Il governo punta infatti a replicare il meccanismo riservato alle lavoratrici anche per gli uomini e non è detto che dal prossimo anno possa diventare operativo.
La proposta di quota 102 nel 2022 per sostituire quota 100 che scade a dicembre sarà valida solo per 12 mesi. Poi si vedrà. Però forti critiche sono arrivate un po’ da tutte le parti: dai sindacati, dalla Lega, da Confindustria.
Opzione Donna estesa anche agli uomini?
Il sistema delle quote non va bene, ci vuole qualcosa di più duraturo e sostenibile che non costringa il Parlamento a intervenire ogni anno con una pezza per evitare il ritorno alla Fornero.
Il ragionamento è semplice: per consentire le pensioni anticipate rispetto ai 67 anni di età previsti dai requisiti ordinari è necessario introdurre una penalizzazione. Chi sceglie di andare via prima dal lavoro deve mettere in conto un taglio della pensione.
Non ci sono alternative sostenibili. E Opzione Donna, in questo senso, sarebbe la soluzione ideale per tutti. Non solo per le donne. Finora le lavoratrici hanno avuto la possibilità di lasciare il lavoro anzitempo con almeno 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 per le autonome). Dal prossimo anno il requisito anagrafico dovrebbe salire di un paio di anni.
In pensione prima, ma con meno soldi
Del resto Opzione Donna non pesa sul bilancio degli enti pensionistici. Lo ha detto anche il presidente del Inps Pasquale Tridico. Del resto, chi sceglie di andare in pensione con questo meccanismo accetta una forte penalizzazione.
La pensione è infatti liquidata solo con il sistema di calcolo contributivo, anche per i versamenti effettuati prima del 1996. Il pagamento, poi, parte 12 mesi dopo il perfezionamento della domanda di pensione (18 mesi per le autonome).
Per cui lo Stato da questo punto di vista risparmia soldi. Allora perché non estendere a tutti la possibilità di lasciare il lavoro prima accettando un taglio della pensione?
Su questo punto si sta ragionando da tempo e non è detto che la riforma pensioni 2022 alla fine sarà completata anche con l’estensione di questa opzione anche agli uomini. Magari all’età di 63 anni, anziché 60.