Stanotte, ovvero nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, torna l’ora solare: con il cambio si spostano le lancette un’ora indietro. Operazione che, per consuetudine, va fatta alle ore tre. Per chi la sveglia impostata nella mattina della domenica, significa quindi dormire un’ora in più. Ma quali regole valgono per il conteggio ore per chi sta facendo il turno di notte? Di fatto chi dovrà staccare, mettiamo, alle ore 7 di mattina della domenica, lavorerà un’ora in più: quella lavorata dalle due alle tre prima del cambio ora e dello spostamento delle lancette indietro va persa o conta come straordinario rispetto al turno di lavoro?
Può sembrare una questione marginale perché riguarda pochi lavoratori ed è comunque un problema limitato ad un’ora di lavoro.
Di portata più generale sono indubbiamente altri disagi sul lavoro causati dal
ritorno dell’ora solare: quando si stacca probabilmente dalla prossima settimana sarà già buio il che compromette l’umore ed espone i lavoratori diurni al rischio depressione (leggi anche:
Effetti del cambio ora sulla salute). Eppure ci sono arrivate diverse richieste di chiarimento in merito anche perché, probabilmente proprio perché si tratta di un problema marginale che riguarda pochi lavoratori, trovare riferimenti legislativi su questo punto non è facile.
Si lavora gratis per un’ora? Anche se può sembrare un’ingiustizia di fatto, se non previsto diversamente espressamente, è proprio così. Chi fa un lavoro notturno durante tutto l’anno recupera l’ora a marzo, con il ritorno dell’ora legale. Ma per chi è turnista questa è solo un’eventualità e non una certezza quindi occorre avere fortuna e capitare di turno nella notte “giusta”.