Oggi Orcel di Unicredit incontra i funzionari del governo Meloni, in gioco il riassetto bancario italiano

Andrea Orcel incontra oggi alcuni funzionari del governo per cercare un'intesa che coinvolge il riassetto bancario italiano.
3 ore fa
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Andrea Orcel incontra funzionari del governo Meloni
Andrea Orcel incontra funzionari del governo Meloni © Licenza Creative Commons

Giornata delicata per i numerosi dossier bancari che s’intrecciano tutti tra loro e che dipenderanno praticamente dalle mosse del CEO di Unicredit. Andrea Orcel incontrerà oggi a Roma diversi funzionari del governo Meloni. Nei mesi scorsi, il manager ha lanciato un’Offerta Pubblica di Scambio su Banco BPM, una mossa che ha spiazzato e irritato l’esecutivo. Essa è stata vista come un intralcio all’operazione portata avanti dal Tesoro per la nascita di un terzo polo bancario attorno a Monte Paschi di Siena. Per questo è stata minacciata la “golden power”, il potere di bloccare un’operazione avente ad oggetto un “asset strategico nazionale”.

Obiettivo del Tesoro resta Generali

Le probabilità che il governo bocci l’OPS su Banco BPM sono considerate minime. Più che altro esso punterà a capire cosa abbia in mente Orcel, il quale ha di recente rastrellato anche il 5,2% di Generali. Non ha ancora dichiarato come voterà all’assemblea dei soci di maggio, quando questa sarà chiamata a rinnovare il Consiglio di Amministrazione. Contro il quarto mandato del CEO Philippe Donnet sono schierati Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin dei Del Vecchio. Entrambi sono soci del Tesoro in Monte Paschi, nonché azionisti anche di Mediobanca, su cui Siena ha lanciato una OPS.

Se Orcel si schierasse contro Donnet, il Tesoro valuterebbe positivamente la mossa. Donnet ha da poco siglato un’intesa con la francese Natixis per creare una joint venture in cui conferirà 650 miliardi di liquidità domestica. Roma guarda con preoccupazione a questo scenario, intravedendo il rischio che molti risparmi degli italiani vadano a finire all’estero.

Il Leone di Trieste nega, ma alzi la mano chi si fida dei francesi. In cambio di un suo intervento anti-Donnet in assemblea, il numero uno di Unicredit strapperebbe condizioni molto morbide per l’OPS su Banco BPM.

Unicredit impegnata anche su Commerzbank

C’è chi sostiene che Orcel possa anche desistere dall’acquisire il controllo di Piazza Meda. In quel caso, il Tesoro vedrebbe ri-materializzarsi lo scenario di un terzo polo, vista la presenza dell’istituto nel capitale di Monte Paschi. E l’eventuale buona riuscita dell’OPS su Mediobanca farebbe nascere un colosso ancora più grande delle previsioni iniziali. E Unicredit cosa farebbe? Diverse le opzioni di cui si parla. Una consisterebbe nel lanciarsi anch’essa su Mediobanca, in alternativa all’operazione portata avanti dal Tesoro. In questo modo, esso si ritirerebbe forse dalla corsa, ma consapevole che Piazzetta Cuccia, che a sua volta controlla Generali, andrebbe in mani italiane “affidabili”.

Ma c’è anche il capitolo Commerzbank. Unicredit vuole arrivare al controllo della banca tedesca, sebbene i tempi si stiano allungando nell’attesa che a Berlino nasca il prossimo governo federale. Potrebbero servire ancora mesi. Possibile che Orcel in queste ore stia chiedendo al Tesoro di impegnarsi per proteggere l’operazione in Germania. La premier Giorgia Meloni dovrebbe spendere il suo capitale politico per convincere il cancelliere in pectore Friedrich Merz a non bloccare la scalata italiana.

Orcel prepara controfferta su Mediobanca?

Nel frattempo, le azioni Monte Paschi salgono in borsa a 7,12 euro, capitalizzando la banca a quasi 9 miliardi. Ora le azioni Mediobanca valgono 2,42 volte di più contro le 2,72 volte di metà febbraio. Ricordiamo che Siena ha fissato un’OPS a 2,3 azioni proprie per ogni 1 azione di Piazzetta Cuccia portata in adesione. Nelle ultime settimane, quindi, sembra che il mercato stia credendo un po’ meno alla buona riuscita dell’operazione o forse valuta meno probabile un rilancio della stessa. Ma quel +10% messo a segno dalle azioni Mediobanca lascia intendere che il mercato valuti come possibile una controfferta di Orcel. Ad oggi è solo chiacchiericcio. Vedremo da domani.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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