Oro e petrolio ai minimi da mesi, perché i due prezzi sono legati tra loro

Prezzi di oro e petrolio in calo ai minimi da mesi, dopo che avevano dato segno di vivacità nelle settimane passate. Ecco cosa ne deprime le quotazioni e perché le due materie prime sono tra loro legate.
8 anni fa
2 minuti di lettura

Oro a 1.400 dollari a fine anno?

L’oro è acquistato anche a scopo di tutela contro i rischi geo-politici e l’inflazione. Se i primi restano intatti, la crescita dei prezzi presso le economie avanzate potrebbe, invece, rallentare nei prossimi mesi, a causa della stabilizzazione delle quotazioni petrolifere, che adesso iniziano a ripiegare intorno alla soglia dei 50 dollari.

Gli analisti di Bank of America si mostrano, però, un po’ ottimisti e spiegano che, tra elezioni europee, rischio protezionismo con la presidenza Trump e le tensioni inflazionistiche, ci sarebbe spazio per una risalita dei prezzi dell’oro fino a 1.400 dollari l’oncia entro la fine di quest’anno.

Sarebbero 200 dollari in più rispetto ai livelli attuali, circa il +16,5% da oggi. (Leggi anche: Prezzi oro 2016, riassunto)

Ieri, invece, vi avevamo citato le previsioni di due big del settore petrolifero, che stimano quotazioni basse per anni e non superiori ai 55-60 dollari. Se fossero confermate, rappresenterebbero un duro colpo anche per l’oro, perché al netto di ogni altra considerazione, con un’inflazione destinata a rimanere ai livelli attuali a lungo, se non inferiore, non si vede da cosa il metallo dovrebbe prendere energia per risalire la china. Vero è anche, però, che un greggio sottotono potrebbe rallentare la stretta negli USA, rendendo meno necessario alzare ancora i tassi a poca distanza di tempo. Sarà l’inflazione a fare la differenza.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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