Guadagna il 16,5% da inizio anno e ha segnato diversi nuovi record storici negli ultimi mesi, arrivando fin sopra i 3.160 dollari l’oncia. L’oro è diventato un asset sempre più prezioso per i nostri portafogli d’investimento. Chi lo avesse acquistato solamente 5 anni fa, adesso avrebbe guadagnato il 75%. Parliamo del quadruplo rispetto alla pur alta inflazione italiana del periodo. Scarsa la differenza valutando le quotazioni in euro e non in dollari: +72%. Se non siete pratici di once e preferite giustamente ragionare in grammi, sappiate che questa settimana siamo arrivati per la prima volta nella storia a 100 dollari e qualcosa come più di 90 euro al grammo.
Timori di crisi economica
Se l’oro è prezioso, l’argento lo è stato persino di più in questo tormentato quinquennio. Il metallo grigio è rincarato del 76% in euro, salendo all’attuale quotazione sopra i 30 dollari l’oncia. Ma nelle ultime due settimane arretra di circa il 10% in scia ai timori del mercato per il possibile arrivo di una crisi economica mondiale. A differenza dell’oro, l’argento è acquistato perlopiù a scopi di gioielleria e per essere impiegato nelle produzioni, tra cui di elettronica di consumo. Se le imprese ridurranno l’offerta, la domanda ne risentirà negativamente.
Rapporto oro/argento a 100
Il rapporto tra oro e argento è salito esattamente a 100, dato massimo da giugno 2020. Era a 86 all’inizio dell’anno. Storicamente, quando supera la soglia di 80 invia un segnale di acquisto, nel senso che si rivela relativamente sottovalutato e nel periodo successivo il mercato torna ad acquistarlo o a trattarlo meno negativamente.
Agli inizi della pandemia, il rapporto era esploso fino a 125, ma nel luglio dello stesso 2020 risultava già crollato sotto 70 e già tra febbraio e marzo scendeva in area 65.
Fu un periodo eccezionale, ma del resto lo è anche questo. I dazi sono considerati dal mercato come una seconda pandemia. I rendimenti obbligazionari stanno collassando in previsione del taglio dei tassi delle banche centrali. Minore concorrenza all’oro, che è un asset prezioso senza cedole. A rinvigorire il metallo ci sarebbe anche l’indebolimento del dollaro, essendo il metallo acquistato nella divisa americana. Il rafforzamento dell’euro di questi giorni, infatti, ci consente di investire a costi minori, chiaramente a parità di quotazioni in dollari.
Oro prezioso in tempi incerti
E le borse mondiali stanno crollando. I capitali avranno bisogno del “safe asset” per antonomasia per mettersi al riparo dalle tensioni finanziarie. Sia che l’inflazione salga, sia che scenda, sembra che l’oro si rivelerà prezioso come sempre per chi investe. E risulta difficile credere che il cambio euro-dollaro continui a salire così velocemente da surclassare l’eventuale ulteriore crescita delle quotazioni internazionali nella divisa americana. La globalizzazione si è rotta ed era riuscita a tenere a bada l’inflazione presso le grandi economie. Siamo appena entrati in acque inesplorate. Stanno cadendo paradigmi considerati incrollabili sul piano geopolitico, come l’alleanza USA-UE e il riarmo tedesco a debito.
Una tempistica perfetta per fare affidamento sul bene rifugio plurimillenario.
giuseppe.timpone@investireoggi.it