Debiti esclusi dalla rottamazione delle cartelle. Invio massiccio di fermi amministrativi, ecco come difendersi

Per i debiti fuori dalla sanatoria, l'ADER sta inviando miglia di preavvisi di fermo amministrativo, ci sono 30 giorni di tempo per pagare
1 anno fa
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Ora non ci sono più scuse per non pagare le cartelle o gli avvisi escluse dalla rottamazione delle cartelle. Infatti, l’Agenzia delle entrate-riscossione, Ex Equitalia, ha comunicato a coloro i quali hanno presentato domanda di rottamazione delle cartelle l’ammissione o l’esclusione. Al contempo è stato attivato anche il servizio ContiTu.

Per i debiti rispetto ai quali la sanatoria non è ammessa o che tramite il servizio ContiTu, sono stati esclusi dalla rottamazione per scelta del contribuente, non ci sono alternative: bisognerà pagare il totale della cartella/avviso senza gli sconti della rottamazione.

L’ADER, sulla base della “comunicazione delle somme dovute”, è andata già all’attacco con la notifica di migliaia di preavvisi di fermo amministrativo.

Vediamo se il contribuente può fare qualcosa per evitare di non poter più circolare con la propria auto o motociclo.

La rottamazione delle cartelle. Accoglimento o rigetto della domanda

Si chiude la procedura burocratica della rottamazione delle cartelle.

Infatti, dopo che i contribuenti hanno presentato domanda di rottamazione delle cartelle entro lo scorso 30 giugno, tre mesi più tardi, entro il 30 settembre, l’ADER ha individuato gli ammessi. O gli esclusi dalla sanatoria.

I contribuenti hanno infatti ricevuto la c.d. comunicazione delle somme dovute.

Come riportato sul portale ADER, la Comunicazione delle somme dovute contiene le seguenti informazioni:

  • l’accoglimento o l’eventuale diniego della domanda di adesione;
  • l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”);
  • la scadenza dei pagamenti in base alla scelta che è stata indicata in fase di presentazione della domanda di adesione:
  • in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023;
  • i moduli di pagamento precompilati;
  • le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul conto corrente.

Si può pagare anche a rate, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui: le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.

Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.

Debiti esclusi dalla rottamazione. Invio massiccio di fermi amministrativi, ecco come difendersi

Presentando la domanda di rottamazione delle cartelle, rispetto ai debiti nella stessa inseriti, i contribuenti hanno goduto della sospensione dell’attività di riscossione dell’ADER: procedure cautelari ed esecutive.

Ora che l’ADER ha comunicato ai contribuenti quali sono, per ogni situazione specifica,  le cartelle ammesse e quelle escluse, non ci sono più scuse.

Infatti, per le cartelle escluse dalla sanatoria, il contribuente deve procedere al pagamento oppure richiedere una rateazione.

L’ADER ha inviato migliaia di preavvisi di fermo amministrativo (art. 86, comma 1, DPR n. 602/73).

Prima di procedere con il fermo amministrativo ossia prima di disporre il blocco dei veicoli intestati al debitore tramite iscrizione del fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA), il contribuente riceve un preavviso di fermo.

Trascorsi 30 giorni dalla ricezione del preavviso di fermo, senza che il debitore abbia pagato le somme dovute o senza che abbia richiesto una rateazione del debito (oppure in mancanza di provvedimenti di sgravio o sospensione) si procede con l’iscrizione del fermo amministrativo al PRA.

A ogni modo, ci sono dei casi in cui il fermo amministrativo non può essere attivato dall’ADER.

In particolare, c’è il divieto di fermo amministrativo:

  1. se il contribuente dimostri, entro 30 giorni dal ricevimento del preavviso di iscrizione, che il veicolo è strumentale all’attività di impresa o della professione che esercita (vedi modello F2);
  2. se il veicoli oggetto di preavviso di fermo è adibito o destinato ad uso di persone diversamente abili.

In tale ultimo caso occorre presentare agli sportelli ADER oppure inviare a mezzo raccomandata A/R il modello F3 “Istanza di annullamento preavviso-cancellazione fermo bene ad uso persona diversamente abile”.  Allegando la documentazione necessaria per attestare l’utilizzo del veicolo per il trasporto di persone diversamente abili.

Riassumendo…

  • Ora che l’ADER ha comunicato ai contribuenti i debiti ammessi alla sanatoria, per quelli esclusi non rimane che pagare il totale;
  • se non si paga o non si attiva neanche una rateazione del debito, potrebbe scattare il fermo amministrativo sull’auto o sul motociclo di proprietà;
  • una volta scattato il fermo amministrativo, se si attiva una rateazione del debito, dopo l’integrale e tempestivo pagamento della prima rata è prevista la sospensione del fermo.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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