Che si chiami condono, sanatoria o con altri termini, la pace fiscale che il governo sta studiando per chi ha debiti arretrati non piace a tutti. Da più fronti chi è contrario ne evidenzia i punti deboli. In un recente comunicato Aduc punta il dito contro una manovra che, resettando completamente il passato, di fatto penalizza chi ha sempre pagato onestamente a vantaggio degli evasori fiscali. Non solo: viene fatta emergere una disparità di trattamento tra lavoratori autonomi a partita IVA e dipendenti con busta paga.
Pace fiscale: voluta dalla Lega, appoggiata dai 5 Stelle
Delle due forze politiche al governo, il comunicato Aduc non risparmia nessuna delle due evidenziando “una resa incondizionata alla Lega che già nel passato aveva votato per i condoni fiscali.
Con una mano vorrebbero tagliare gli sprechi e con l’altra si favoriscono i frodatori. Con quale credibilità?
L’onestà, che è quella politica, tanto sbandierata ai quattro venti dal M5S, cade miseramente davanti ai favori, agli evasori fiscali.
Non bastano 108 miliardi di evasione annuale per far capire a Di Maio che, di condono in condono, non si fa altro che avvalorare un sistema che ha provocato, e provoca, dissesti economici.
Il popolo che lavora e paga le tasse se la può prendere in “saccoccia”, come si dice a Roma”.