Pagamenti digitali con Tinaba, l’app italiana che punta a conquistare il mondo

Nasce Tinaba per i pagamenti digitali senza carte di credito o bancomat. L'idea di Matteo Arpe appare votata al successo.
8 anni fa
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I fattori del possibile successo di Tinaba

Allo stesso tempo, essi potranno utilizzare Tinaba per fare promozioni ai clienti, ma in questo caso dovranno pagare una commissione sulle transazioni effettuate. E sempre l’app consente ai titolari di raccogliere denaro entro una cerchia ristretta di persone, come nel caso di acquisto di materiale scolastico da parte dei genitori di alunni di una scuola. Iniziative di più grande portata sarebbero, poi, le tipiche raccolte fondi a scopi solidali.

L’idea appare vincente e si configura quale valida alternativa sia al circuito bancario che a quello delle carte di pagamento, il ché può apparire inconsueto, visto che l’iniziativa parte proprio da un banchiere di lungo corso, nonostante i suoi ancora 52 anni di età.

Facilità di accesso per clienti e rivenditori, comodità nell’uso e assenza di costi. Sembrano questi gli ingredienti del successo potenziale di Tinaba. In tempi di crisi delle banche e di paventati salvataggi pubblici in loro favore, finalmente un’app che potrebbe liberarci dall’intermediazione degli istituti.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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