Il nuovo limite per i pagamenti in contanti, operativo tra pochi giorni (dal primo luglio) riguarda, come abbiamo visto, anche prestiti o donazioni in denaro tra amici e parenti. La soglia, da molti criticata, scenderà a 2 mila euro (rispetto ai 3 mila attuali).
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Quando si parla di limite per i pagamenti in contante qualcuno pensa erroneamente solo ai trasferimenti di soldi per visite mediche o professionisti in genere.
E certamente il primo obiettivo è combattere il nero. Ma per farlo si agisce a 360 gradi. Questo significa
scoraggiare l’uso del contante in certi settori anche al di sotto della soglia di 2 mila euro. Ad esempio, a seguito dell’ultima Legge di Stabilità, per portare in detrazione le spese mediche è necessario pagare con metodo tracciabile (no contanti). Dall’altro vuol dire anche limitare i pagamenti in contanti oltre i 2 mila euro tout court, anche se si tratta di donazioni e prestiti tra amici e parenti. Vale per
genitori che danno soldi ai figli e viceversa. Pensiamo anche ai
regali di matrimonio (le classiche bustine con i soldi dentro da dare agli sposi). Sono tutte situazioni di cui ora si dovrà tener conto nel rispettare il limite per i pagamenti in denaro contante.
Meglio abituarsi visto che la riduzione sarà progressiva e l’obiettivo è il cashless: dal primo gennaio 2022 si scenderà a mille euro.