Favorire i pagamenti elettronici ed esplorare la possibilità di introdurre la lotteria degli scontrini potrebbero essere le basi su cui il governo giallorosso sta pensando di porre le basi per combattere l’evasione, definita dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte come il problema endemico della società italiana. Il concetto ribadito a più riprese dal premier italiano è semplice: “Pagare tutti per pagare meno”. Oggi, invece, si fa l’esatto contrario, pagano pochi e di più. Giuseppe Conte, a margine dell’assemblea dell’Onu, non usa giri di parole per definire l’evasione in Italia come “un’emergenza, la maggiore iniquità alla quale siamo esposti”.
La lotteria degli scontrini fiscali
Una delle misure al vaglio del governo Conte bis è la lotteria degli scontrini fiscali. Si tratta di un meccanismo innovativo per l’Italia, ma che già esiste in alcuni Paesi dell’Unione Europea, tra cui Slovacchia, Romania, Portogallo e Malta. Proprio a Malta, dove la misura è stata introdotta per la prima volta nel 1977, si sono avuti i risultati migliori. Come funziona la lotteria degli scontrini? Il sistema è semplice. Alla fine di ogni mese sono previste estrazioni mensile, che possono garantire agli esercenti che effettuano regolare scontrino premi superiori fino a 100 volte il valore riportato nello scontrino, con somme che non possono comunque superare gli 11 mila euro. Ipotizziamo, ad esempio, che una trattoria rilascia uno scontrino di 30 euro a una coppia di persone per il loro pranzo. Alla fine del mese, qualora venisse estratta, potrebbe concorrere a un premio fino a un massimo di 3 mila euro.
Carcere per i grandi evasori
Una delle norme più discusse tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico riguarda la possibilità di introdurre la pena di carcere per i grandi evasori fiscali, con soglie di punibilità più basse.
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